Primo archivio digitale dantesco

Il 25 marzo è il Dantedì, giorno in cui Alighieri viene celebrato il Sommo Poeta

Gli studi esegetici sulla Divina Commedia sono sconfinati, abbracciano tanti settori della cultura e si evolvono costantemente, in rapporto ai diversi punti di vista a partire dai quali l’opera viene indagata. I tanti commenti sul capolavoro dantesco attestano la grande vitalità di un testo, che continuerà sempre a parlare alle nostra vite, oltre ad essere il principale punto di riferimento culturale e linguistico in Italia. Quest’anno, in occasione del Dantedì, la giornata dedicata al Sommo Poeta che cade il 25 marzo, è stata ufficialmente pubblicata la prima banca dati digitale, dedicata ai commenti antichi della Commedia.  Si chiama Corpus CoDA (Corpus dei Commenti Danteschi Antichi) che, al momento, consta di 67 testi e di 4.975.798 occorrenze, ed è accessibile in maniera gratuita. Ogni testo è accompagnato da una sintetica scheda illustrativa, che è stata aggiunta alla prima bibliografia digitale dei commenti danteschi o BCD – Bibliografia dei Commenti Danteschi. CoDA e BCD sono il frutto di un progetto, il cui scopo è approfondire l’antica esegesi dantesca. Tale progetto è nato dalla collaborazione tra l’Università Federico II, l’Istituto Cnr – Opera del Vocabolario Italiano (ovi) e la Sapienza, finanziato con il progetto PRIN 2022. In questo modo tanti testi italiani antichi, riutilizzabili ai fini dell’aggiornamento scolastico o per scopi di ricerca, potranno essere liberamente fruiti. È a disposizione, per esempio, il “Tesoro della Lingua Italiana delle Origini” (TLIO) e il Vocabolario Dantesco (VD), nato insieme alla Crusca. CoDA è ora parte del Naples Dante Project (NPD), il primo aggregatore che mette a disposizione una ricca tradizione iconografica e testuale dantesca, a cura della Federico II.