Territorio
Quando i rifiuti sporcano la nostra bella terra
Il triste spettacolo dei rifiuti abbandonati per strada ed il tentativo di alcuni cittadini di fermare lo scempio
La parola civiltà nell’uso comune e più tradizionale, è spesso sinonimo di progresso, per indicare da un lato l’insieme delle conquiste dell’uomo sulla natura, dall’altro un certo grado di perfezione nell’ordinamento sociale, nelle istituzioni, in tutto ciò che, nella vita di un popolo o di una società, è suscettibile di miglioramento. È questa la definizione data dal dizionario Treccani sul significato della parola civiltà. Quanto questa parola contrasti con lo spettacolo che ogni giorno si presenta a quanti percorrono la strada che congiunge alcuni paesi della presila cosentina alla città di Cosenza, sembra abbastanza evidente dal tono e dalle parole usate da un cittadino del posto che per fermare questo indegno spettacolo ha pensato bene di affiggere alcun cartelli per ricordare quanto questa orrenda pratica contribuisca solo ad avvelenare e sporcare il nostro territorio. Così la sfrontatezza di alcuni automobilisti soliti abbandonare i rifiuti sul bordo della strada si è trasformata in una “moda” che, per periodi più o meno lunghi, trasforma un lungo tratto, di quella che comunemente viene chiama “via Bosco”, in una discarica a cielo aperto, che puntualmente viene sporcata e ripulita.
Così al lusinghiero risultato raggiunto dal comune di Pedace nella raccolta differenziata, così come in tanti altri comuni della provincia cosentina, fa da contraltare la totale mancanza di civiltà di quanti con un gesto stupido e vile danneggiano l’ambiente. Danno tanto più grave perchè provocato da chi questo territorio lo dovrebbe invece preservare e custodire, prendendo come modello le buone pratiche di comportamento di quanti, si “sforzano” (messo tra virgolette perchè non ci sembra per niente uno sforzo) di separare i rifiuti, di educare i loro gli al rispetto dell’ambiente, di non cadere nella tentazione di pensare “ma tanto una sola busta che male potrà fare!”. E invece fa male, perchè crea emulazione, perchè maltratta e degrada il nostro territorio, perchè ci fa ritornare in quello stato di barbarie che è l’esatto contrario della parola civiltà.