Quel triste gioco fake di dichiarare morto il Papa per un ‘mi piace’ in più

La fake news non risparmia neanche la vita del Pontefice

Navigando tra i social, in questi giorni capita di imbattersi su numerosi post e articoli che riportano informazioni errate sulla salute del Papa. Alcuni, addirittura, scrivono sia deceduto. Un triste esercizio di giornalismo fake di cui s’è accorta anche la sala Stampa Vaticana, che ne ha fatto menzione nella prima comunicazione di aggiornamento sullo stato di salute del Papa del 19 febbraio.

Ci siamo imbattuti in un post su X in cui si riportava pure l’orario in cui papa Francesco era morto. E, circostanza preoccupante, è il numero di reazioni e di messaggi di persone che hanno creduto al contenuto del post. I social sono un luogo pericoloso perché rischiano di carpire la buona fede di coloro i quali non sanno discernere la fonte e i contenuti.

Su facebook non va meglio. Fioccano articoli e post in cui, attraverso l’utilizzo di parole a trabocchetto e di mezze frasi, si vuole dare la notizia sensazionale, che poi spesso coincide con comunicazioni negative sulla figura del Papa. Questo, ahinoi, moltiplica l’effetto nell’utente, portato ad aumentare il numero di click e di messaggi. Abbiamo letto anche di testate cartacee a carattere nazionale dare notizie “bomba” non assolutamente suffragate, in barba ai più elementari principi del giornalismo di veridicità e continenza. In barba a ogni prudenza.

Sono, appunto, notizie false. Però convivono con quelle ufficiali. Per questo s’insinuano, spesso indisturbate, spesso malintese.