Realtà e Giovinezza. Presentato il libro di Don Luigi Giussani

La presentazione è avvenuta presso l’auditorium “A.Guarasci” del Liceo Classico Telesio

La presentazione del volume “Realtà e giovinezza. La sfida” di don Luigi Giussani, tenutasi lo scorso  25 ottobre presso l’auditorium “A.Guarasci” del Liceo Classico Telesio, è stata un’occasione di incontro fra personalità diverse che si sono cimentate in una analisi del testo che ripropone alcuni dialoghi intercorsi tra il sacerdote brianzolo, fondatore di CL, e i giovani tra gli anni ‘50 e gli anni ‘90. Un saggio profondamente attuale, dal quale emergono affascinanti interrogativi che fanno da apripista a riflessioni esistenziali. Che cosa vuol dire essere giovani? Quali sfide pone la giovinezza nella realtà contemporanea? Come cambia questa condizione esistenziale quando avviene l’incontro con Cristo?  Queste e tante altre domande, che Giussani pone nel testo, hanno dato slancio ai lavori che sono stati introdotti dal vicario episcopale don Giacomo Tuoto e moderati dalla studentessa universitaria Claudia Ferraro. La presentazione ha avuto un taglio prettamente dialogico: alle domande suscitate dalla lettura del libro alle giovani studentesse Piera Testa, Alessia Forte e Francesca Testa è stato dato un tentativo di risposta da parte dei relatori Emilio Sperone, docente presso l’UNICAL e Costantino Esposito, professore dell’Università di Bari. Un talk di grande spessore culturale che ha vivacemente interessato il pubblico partecipante e dal quale sono emerse alcune evidenze sul fatto che la giovinezza non riguardi una questione prettamente anagrafica, ma inerisca “domanda e sorpresa nei confronti della realtà”, che ne costituiscono fattori irrinunciabili. “Tante volte il potere mette a tacere la ricerca della felicità insita nel cuore di ogni uomo teorizzando un’assenza di risposta o riducendola a mero feeling. Ma il cuore vuole andare all’origine della realtà”, così si è espresso il prof. Esposito parlando dell’inquietudine che caratterizza la vita dei giovani. Ha poi rivolto un invito a non lasciarsi vincere dall’automatismo della tradizione ma a ripartire continuamente dall’incontro con Cristo perché “per riproporre oggi l’annuncio cristiano non basta la tradizione ma una realtà che cambi la vita”. Un testo che rilancia ai giovani cristiani la sfida di vivere profondamente il reale, assolutamente in linea con i temi trattati nel Sinodo appena concluso.