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Rende, al “Lorenzon” passa la capolista Lecce (0-1)
Di Cosenza il gol-vittoria, ma il Rende meritava il pareggio.
RENDE. Sulla carta, se ci atteniamo al freddo calcolo numerico e di dati, diremo che è andata secondo le previsioni. Ma dietro la vittoria di misura del Lecce di Liverani c’è una partita differente. Non diciamo che il Lecce abbia demeritato. Il discorso è che non si sono visti con notevole evidenza le divergenza strutturali delle due squadre. Il Lecce ha cercato di imprimere immediatamente il suo timbro. Ritmo, velocità, dinamismo. Tutti fattori che non servono per espugnare questo campo pesante e difficile. Difatti, quando la manovra diveniva blanda, i ragazzi di Trocini mostravano l’orgoglio di fiondarsi con anche un tocco di spavalderia verso la metà campo avversaria. Alla fine si contano, appunto, 3 ottime occasioni create soprattutto con il contributo degli esterni. Tutti i tentativi terminati di un centimetro fuori.
Poi il gol è pervenuto al vantaggio con un svista difensiva e Forte non propriamente impeccabile. Poi dopo il vantaggio è stato il Rende a dettare i tempi del gioco. E in un ulteriore occasione, la quarta, Goretta aveva trovato pure il gol del pareggio. E prima Amabile aveva pure convalidato, salvo poi ritirare la decisione. Resta, comunque, la valenza di un gruppo che non è stato intimorito dalla capacità valoriale del Lecce e, d’altro canto, i giallorossi hanno capito che in campi del genere occorre maggiore cinismo (Catania docet)
CRONACA. Cambia Trocini. Non il modulo, ma gli interpreti. In attacco Actis Goretta si accomoda in panchina, al suo posto Franco Vivacqua in coppia con Ricciardo. In panca anche Godano, ma non viene sostituito da Viteritti, bensì da Gigliotti. Per il resto tutto come previsto. Di cambiamenti ce ne sono anche in casa giallorossa. In avanti Caturano è affiancato da Dubickas, alle loro spalle agisce Tsonev. Dietro a difendere ci sono Lepore e Legittimo sono rispettivamente terzini destro e sinistro. I centrali sono Cosenza e Marino.
Le battute iniziali rendono già un’idea del match. Quando il Lecce prende palla schiaccia la squadra di casa nella propria metà campo e quando il Rende recupera il pallone, gli attaccanti e i due interni di centrocampo attuano un pressing molto alto e asfissiante. Difatti le prime azioni sono di marca salentina. Al 8’ un tiro di Mancosu, rimpallato, viene deviato in corner da Forte (su di lui era pronto come un falco Caturano). Ma i biancorossi non si arrendono. Quando si aprono varchi i corridori di casa si fiondano all’attacco. Al 12’ Blaze scodella per Rossini che, incornando di testa, sfiora il palo alla sinistra di Perucchini. Al 20’ rispondo i pugliesi. Calcio di punizione, batte Arrigoni, Forte si oppone con i pugni. I ritmi calano. Il dinamismo del Lecce si infrange sulla muraglia rendese. Gli uomini di Trocini soccombono il disavanzo tecnico a centrocampo, ma reggono con il trio difensivo. A più riprese le incursioni leccesi vengono sbarrate da Pambianchi e dai suoi colleghi di reparto. Nel contempo il Rende, accumula coraggio slanciandosi verso la porta di Perucchini. Tuttavia, le trame di gioco dei padroni di casa non sortiscono effetti.
In apertura di secondo tempo Amabile di Vicenza annulla un gol al Lecce. Armellino prova la botta da fuori. Forte respinge male, Dubickas ribadisce in gol, ma era posizione di off side. Come dimostrato nella prima frazione il dinamismo non porta certezze al Lecce. Anzi, quando il gioco di arena i biancorossi salgono in cattedra. Al 7’ Rossini crossa per l’accorrente Vivacqua che, di testa, sfiora il gol. Liverani piazza l’artiglieria pesante con Di Piazza e Torromino. Il neo entrato Di Piazza al 13’ sfiora subito il vantaggio con un bolide sottoporta terminato a lato di poco. Al 18’ durissimo scontro tra Vivacqua ed Arrigoni. Va peggio al centrocampista leccese che viene soccorso con l’ausilio del personale ospedaliero. Dopo l’infortunio, gli ospiti arrivano all’agognato vantaggio. Punizione di Lepore dalla sinistra e stacco in area di Cosenza che infila Forte.
Il Rende, sotto nel punteggio, non demorde. Al 28’ Laaribi carica il tiro da fuori, ma il pallone termina alto. Trocini manda nella mischia Ferreira e Actis Goretta nel tentativo di recuperare la partita. Al 37’ punizione di Laaribi che trova in area la testa di Rossini: la palla, come nelle tre precedenti occasioni di marca biancorossa, termina di poco a lato. Ma la dea bendata ridà un’altra occasione ai padroni di casa. Cosenza va all’indietro per Perucchini e Amabile fischia la punizione in area. Sulla mattonella si presenta Laaribi: si conclude con un nulla di fatto, perché Porcaro commette fallo in avanti. Non è l’ultima. Al 42’ dal primo calcio d’angolo biancorosso Pambianchi stacca, poi Goretta mette dentro. Prima Amabile convalida, dopo nega per fallo ai danni del portiere. Il Rende mette il cuore oltre l’ostacolo e continua a premere. Blaze al 48’ sfiora il pareggio con il pallone che fa la barba al palo. E’ l’ultima occasione, Amabile fischia tre volte. (Giulio Cava)
Il tabellino
RENDE (3-5-2): Forte 6; Sanzone 6, Porcaro 6,5, Pambianchi 7; Gigliotti 6 (22’ st Viteritti 5), Franco 5,5, Laaribi 6, Rossini 6, Blaze 6; Ricciardo 5,5 (29’ st Actis Goretta), Vivacqua 5,5 (29’ st Ferreira 6). All.: De Brasi, Germinio, Coppola, Marchio, Cuomo, Piromallo, Boscaglia, Godano, Calvanese, Felleca. All.: Trocini 6.
LECCE (4-3-1-2): Perucchini 6; Lepore 6, Cosenza 6,5, Marino 6, Legittimo 6 (21’ st Di Matteo 6); Armellino 6, Arrigoni 6 (21’ st Magelaitis 5,5), Mancosu 6; Tsonev 5,5 (14’ st Torromino 5,5); Caturano 5,5 (8’ st Di Piazza 6), Dubickas 5 (21’ st Persano). A disp.: Chironi, Vicino, Riccardi, Valeri, Ciancio, Gambardella. All.: Liverani 6,5.
MARCATORI: 24’ st Cosenza.
ARBITRO: Amabile di Vicenza 5.
NOTE. Campo in buone condizioni di gioco. Spettatori: 1234 presenze totali di cui 1120 paganti, 114 abbonati, circa 190 unità da Lecce. L’incasso è pari a 6840 euro. Angoli: 1-5. Ammoniti: Laaribi (R), Cosenza (L). Recupero: 3’ pt – 5’ st.