I fasti dell’antica Roma tra storia e tradizione

L'impegno dell'Associazione Legio X Fretensis, di Mendicino, che ha lo scopo di rievocare gli eventi storici relativi all'impero romano

Se considerassimo la storia come qualcosa di freddo e lontano, come eventi narrati sui volumi che riempiono gli scaffali delle librerie, non riusciremmo sicuramente a cogliere il fascino di lasciarsi avvolgere da un mondo, quello passato, così ricco di un patrimonio di conoscenze che sono la base del nostro vivere. Quindi guardare al passato con occhi attenti e interessati, facendone rivivere bellezze e tradizioni, aiuta a cogliere il significato più profondo del termine ‘storia’ aprendo il presente ai fasti del passato.

Quando, poi, l’attenzione per gli eventi storici, la voglia di arricchire il proprio bagaglio culturale e l’amore per le tradizioni incontrano un gruppo di persone che hanno il desiderio di conoscere e comunicare la loro passione, nasce l’Associazione Legio X Fretensis, che ha sede a Mendicino, ed ha lo scopo, appunto, di rievocare gli eventi storici relativi all’impero romano.  “La nostra associazione – ci racconta il presidente Luigi Caputo – affonda le radici nella tradizionale rappresentazione del Giovedì Santo che si svolge a Mendicino da oltre cento anni. Il nostro primo approccio lo abbiamo avuto nel 2014 quando ci siamo dedicati a preparare i costumi e l’ambientazione dell’epoca e soprattutto dei legionari romani. L’esperienza ci ha così entusiasmato da farci decidere di far nascere un’associazione che si ispirasse ad un gruppo storico romano”. Ed è così che il 10 agosto dello stesso anno, il primo gruppo di volontari, oggi arrivato a trenta e costantemente alla ricerca di nuovi appassionati, ha deciso di formalizzare il proprio impegno al fine di promuovere la bellezza ed il fascino di una storia, quella romana, che ha profondamente intriso la nostra cultura. “Essendo amanti delle tradizioni – continua Luigi – ci piaceva ripercorrerle partendo dall’antica Roma che ne è, appunto, una delle tappe fondamentali. Per fare questo abbiamo voluto far ‘rivivere’ la Decima Legione di stanza a Gerusalemme nel periodo in cui Gesù venne messo in croce. Quindi il periodo storico nel quale ci inquadriamo è quello a cavallo tra i primi anni avanti Cristo (la legione fu fondata nel 41/40 a.C.) e quelli dopo Cristo. Periodo che diventa fondamentale per preparare costumi, armi e tutto quanto necessario alle nostre rievocazioni storiche”. Rievocazioni storiche che coinvolgono tutti i membri dell’associazione che, in base alla scelta di ognuno, assegna i ruoli di imperatore, senatore, matrona, vestale, gladiatore e, ovviamente, legionario. “Solo così – ci spiega con passione Luigi – è possibile coinvolgere tutti per rivivere e respirare l’atmosfera di duemila anni fa. Ma per fare tutto questo è necessario documentarsi e arricchire il proprio bagaglio culturale senza improvvisare mai nulla. Così le rievocazioni storiche diventano un modo per studiare la storia, approfondire le tecniche militari, riproporre i movimenti degli antichi gladiatori e documentarsi sui costumi dell’epoca: tunica, armatura, scudo, elmo, gladio, galighe”. Fondamentali diventano quindi gli allenamenti svolti durante la settimana; con il lunedì che vede protagonisti i gladiatori, il martedì sera i legionari e il venerdì tutti i membri dell’associazione per discutere dei progetti futuri e organizzare gli eventi dell’associazione. “Infatti ora stiamo preparando una manifestazione sulla gladiatura per rievocare i ludi di Roma – ci spiega Maria Costanza, volontaria dell’associazione – vogliamo far vedere come combattevano i gladiatori, spiegare perchè lo facevano, chi era coinvolto e perché piaceva al popolo. Per farlo ci stiamo allenando studiando i movimenti dei gladiatori, usando le pesanti, anche se non affilate, armi dell’epoca. Nostro scopo sarà anche quello di smascherare le ‘finzioni’ cinematografiche che si vedono nei film”. Ma oltre ad essere un gruppo di rievocatori storici, i volontari dell’Associazione Legio X Fretensis sono coinvolti nel portare avanti le tradizioni del territorio e quello del comune dove vivono e lavorano: Mendicino. Così dalla partecipazione alle rappresentazioni tradizionali della Passione di Cristo, i volontari dell’associazione, diventano protagonisti attivi nella realizzazione di opere, mettendo a disposizione di parrocchia e istituzioni le loro capacità negli interventi che necessitano di manualità e capacità organizzativa. “Ad esempio – continua Luigi – stiamo dando il nostro contributo nella realizzazione del villaggio gallico di Asterix e Obelix che è l’ambientazione scelta dall’Oratorio parrocchiale di Mendicino per il Grest 2015. Il nostro sostegno ‘pratico’ ci dà la possibilità non solo di sperimentare e mettere in pratica le nostre conoscenze ma, soprattutto, di crescere come associazione, di stare insieme, di incoraggiare le relazioni, di collaborare con tutti, di favorire la socializzazione e di continuare a far maturare quel senso di famiglia che il nostro gruppo sta cercando di coltivare fin dalla sua nascita”. Associazione che nonostante la sua breve vita è stata già protagonista nell’annuale manifestazione che si svolge a Roma per l’anniversario della fondazione di Roma (21 aprile del 753 a.C.), che vede coinvolte tutte le associazioni d’Italia e d’Europa, e nella rappresentazione del presepe vivente di Bisignano, continuando, così, ad affascinare ed educare i giovani alla storia e alla riscoperta delle antiche tradizioni.

LEGIO X FRETENSIS – UNA STORIA CHE INIZIA NEL I° sec a.C.

La Legio X Fretensis fu fondata nel 41/40 a.C. dall’imperatore Cesare Ottaviano Augusto, che aveva bisogno di porre fine all’occupazione della Sicilia da parte di Sesto Pompeo. La nuova unità aveva ricevuto il suo numero come ricordo della decima legione di Cesare, anche se la legione originale aveva servito nell’esercito del triumviro  Marco Antonio; il suo “cognomen” fretensis (dello stretto di mare), gli fu dato perché custodiva lo Stretto di Messina.

È tristemente famosa per la certezza della sua presenza in Siria, in quanto insieme alla III Gallica, VI Ferrata e alla XII Fulminata, deve aver preso parte alla campagna contro la Giudea, diventata inquieta dopo che l’imperatore Augusto aveva esiliato Erode Archelao e aveva annesso il regno all’impero romano organizzato il censimento noto dal Vangelo di Luca. Secondo le fonti, furono proprio i veterani della X Fretensis gli autori della crocifissione di Gesù Cristo.

Simboli della Fretensis furono:

Il Toro (il sacro animale della dea Venere)

Una Nave, la trireme (probabilmente un riferimento alle battaglie di Naulochus e/o Azio)

Il dio Nettuno

Un Cinghiale o Verro (il maschio del maiale, animale immondo per gli ebrei)

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