Gesù è il pane del cielo donato all’umanità

XIX domenica t.o.  1Re 19,4-8; Ef 4,30-5,2; Gv 6,41-51

Il dono di Dio è Gesù, il figlio di Giuseppe. L’ironia dei giudei (“Di lui conosciamo il padre e la madre”) non è frutto di conoscenza, ma dell’ignoranza di chi non sa cogliere la gloria dietro la carne. La parola di Gesù – “nessuno può venire a me se non lo attira il Padre” – è difficile perché sembra dire che nessuno può iniziare la strada verso la salvezza se Dio stesso non lo spinge a farlo e nessuno può andare a Cristo se il Padre non lo attira.Dire “Io sono il pane della vita” è come dire che egli è la salvezza per sempre, perché è la vita terrena e divina, eterna; la vita come la possiede Dio. Questa è la differenza del pane-Gesù rispetto alla manna nel deserto; ma è anche la differenza fra la salvezza eterna del Signore rispetto a quella dello scampo dalle mani degli egiziani. La carne del Signore indica la sua umanità offerta, fino al sacrificio della vita… per la vita del mondo. E questo è anche segno e legame con l’Eucaristia. La conoscenza di Dio passa per Gesù, il Figlio. E si va al Figlio attirati dal Padre; questo è il percorso per accostarsi al mistero di Dio. Tutto è solo dono di Dio. E il dono di Dio è un pane che chi ne mangia non muore in eterno, perché è un pane disceso dal cielo: è la carne di Gesù, la sua corporeità, il suo essere uomo tra noi. È una carne data, offerta, immolata per la vita del mondo. Il mondo, noi stessi, così amati da Dio! Nella persona, nell’insegnamento e nell’opera di Gesù veniamo, impariamo che Dio non cerca la propria gloria perché è Amore e l’amore cerca sempre l’altro. Anche tra il Padre e il Figlio, ognuno cerca la gloria dell’Altro. L’Amore è la glorificazione dell’Altro. L’amore è un sovrappiù, come le ceste avanzate dopo la moltiplicazione dei pani. Mentre la gente lo cerca perché vuole del pane, Gesù spiega che l’importante non è il pane, ma quel sovrappiù che è la condivisione del pane, l’offerta, l’amore che ci mette in comunione col Padre e con i fratelli. Questo pane è la vita eterna.