Il cristiano è sempre in compagnia dell’Amore

La parola chiave di questa domenica è “nome”

La parola chiave di questa domenica particolarmente consacrata alla Santissima Trinità è nome. L’origine di questa parola non è così certa, è probabile che sia legata ad un verbo che vuol dire conoscere. Il nome è ciò che è conosciuto, risaputo, pertanto anche famoso e noto. Conoscere il nome vuol dire quasi possedere la cosa nominata o comunque appartenergli. Nel nome il più delle volte è celata l’essenza della realtà stessa. Nella cultura biblica conoscere il nome di una persona significa entrare in relazione intima e personale con essa. Si pensi al celebre episodio del roveto ardente, quando Mosè conosce il nome impronunciabile di Dio. Da allora egli diviene amico del Signore. Il nome caratterizza la vita di ogni persona e spesse volte ne porta con sé una pagina della propria storia familiare.  Attraverso il nome l’uomo crea relazioni e mette radici. L’atto del nominare è simile all’atto creativo, ha con sé un fascino divino. Gesù nel Vangelo, al termine della sua missione terrena, invia i discepoli ad evangelizzare e battezzare nel nome della Trinità, un mistero d’amore che egli stesso ci ha rivelato. Essere battezzati nel nome della Trinità lega in maniera indissolubile la nostra vita alla comunione d’amore del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. La nostra vita, mediante il battesimo e la vita di grazia, trova spazio in questa relazione d’amore. Concretamente significa che il cristiano non è mai solo, ma è sempre in compagnia dell’amore delle persone divine. Con il battesimo, l’uomo lega il proprio nome a quello di Dio e ne diviene parte integrante. Non solo. Ogni elemento del creato stesso è segno tangibile di questo amore trinitario. In ogni creatura noi possiamo trovare la carezza della Trinità. Il Padre ama gli uomini perché riconosce in noi l’immagine del suo Figlio l’amato e così, mediante l’azione d’amore dello Spirito, accoglie tutti in questo abbraccio di misericordia. Cari amici, siamo chiamati ad essere giorno dopo giorno il volto della Trinità. Ciò è possibile se iniziamo ad amare e a lasciarci amare da ogni uomo. Il nostro nome di cristiani parla di un amore che dall’eternità genera altro amore e desidera raggiungere tutti. Il cristiano non va alla ricerca della notorietà mondana, ma lavora perché il proprio nome sia conosciuto da tutti. E il nome di noi cristiani è amore. Chiediamo alla Santissima Trinità la grazia di essere strumenti dell’amore trinitario.