La vita è benedetta quando si accoglie Gesù

La parola chiave di questa domenica, festa della Santa Famiglia, è benedire

La parola chiave di questa domenica, festa della Santa Famiglia, è benedire. Dire bene di qualcosa o di qualcuno. Un’abitudine non così diffusa tra noi uomini. Difficilmente indirizziamo le nostre labbra al bene. Siamo più avvezzi al pettegolezzo e al male dire. Il nostro più che un parlar bene, è una redditizia piaggeria. Speriamo sempre che per ogni parola buona vi sia un cashback. Benedire è proprio di Dio, che dice bene di noi anche quando non sussistono elementi così convincenti. Anzi, noi uomini possediamo ben poco per meritare la benedizione di Dio. Dal Cielo viene detto il bene semplicemente perché lo sguardo di Dio va alla ricerca  dell’immagine di suo figlio impressa in noi. Egli si accontenta finanche di trovarla sbiadita, pur di accordarci la sua benedizione. La benedizione nasce quando è presente Gesù nella nostra vita. Nel vangelo di Luca, il vecchio Simone prorompe nella benedizione quando accoglie Gesù fra le sue braccia. La vita è benedetta quando si accoglie Gesù. Ogni dimensione umana toccata da Gesù diviene benedizione. Il Signore nel mistero dell’Incarnazione ha inserito anche il lessico familiare. Ha detto bene della famiglia vivendola. La famiglia di Giuseppe e Maria è santa non perché sia straordinaria o perfetta, come quella del mulino bianco. Giuseppe e Maria crescono nella santità perché in mezzo a loro c’è Gesù. Cari amici, facciamo spazio a Cristo tra le nostre mura domestiche, facciamolo diventare uno di famiglia, inseriamolo nella precarietà e nelle incertezze delle nostre case. Allora, anche noi saremo benedizione. E se le famiglie saranno benedette, il futuro sarà ricco di bene.