Le dimensioni della persona umana

Arriva anche online la rubrica di PdV sulla dottrina sociale della Chiesa. E' l'occasione per prepararci alle Settimane sociali dei Cattolici Italiani di Cagliari 2017. 

Il vertice dei temi trattati dalla dottrina sociale della Chiesa è, indubbiamente, la persona umana; nelle sue principali dimensioni; nel suo mistero e dignità.

La piena verità sull’uomo ci dice che la persona non può essere inquadrata a partire da una sola delle sue caratteristiche (come le varie ideologie del passato intendevano fare), né come assoluta unicità (sganciata dagli altri soggetti).

La persona è l’unità di anima e corpo. Ha scritto, infatti, Benedetto XVI nella sua prima enciclica, Deus caritas est: «l’uomo diventa veramente se stesso, quando corpo e anima si ritrovano in intima unità; è l’uomo, la persona, che ama come creatura unitaria, di cui fanno parte corpo e anima. Solo quando ambedue si fondono veramente in unità, l’uomo diventa pienamente se stesso».

Tuttavia il corpo, ferito dal peccato, può cadere preda del materialismo.

Allora l’uomo è chiamato a vigilare costantemente, per riscoprire la sua altissima dignità e vocazione.

La persona è apertura alla trascendenza. Apertura verso l’infinito; verso Dio; verso la somma aspirazione della propria esistenza. Apertura all’altro: solo nella comunione con il tu, l’io esce dal proprio egoismo.

La persona è unica e irripetibile. Dotata di auto comprensione, autodeterminazione; soggettività, coscienza, libertà. Conseguentemente essa non potrà mai essere ridotta in schemi di pensiero o di potere. Il primo impegno, allora, politico e istituzionale, deve orientare verso la salvaguardia e la promozione del suo sviluppo integrale.

La persona è una creatura libera. La libertà, donata all’uomo, è la più grande scommessa di Dio; il rischio più grande. Di fronte ad essa Egli indietreggia sempre; talmente rispettoso dell’uomo e delle sue scelte.

La libertà va comunque guidata, educata. Essa non è in contraddizione con la dipendenza creaturale da Dio. Al di sopra di tutto, resta la legge morale, senza la quale l’uomo attenta alla propria libertà e diventa schiavo di se stesso.

La libertà umana è quella di una creatura: una libertà donata, da far maturare con responsabilità.

Le persone sono tutte uguali in dignità; indipendentemente dalla razza, dalla Nazione, dal sesso, dall’origine, dalla cultura. «Dio non fa preferenza di persone» (At 10,34). Per cui bisogna lavorare particolarmente per sostenere gli ultimi, i più bisognosi. «Negli interventi per lo sviluppo va fatto salvo il principio della centralità della persona umana, la quale è il soggetto che deve assumersi primariamente il dovere dello sviluppo» (Benedetto XVI, Caritas in veritate 47); «il compito dell’evangelizzazione implica ed esige una promozione integrale di ogni essere umano» (Francesco, Evangelii gaudium 182).