Chiuse le Porte sante della misericordia nella diocesi di Cosenza (2)
Da Montalto a Mendicino, passando per Paterno, San Giovann in Fiore e Acri
Il nostro viaggio nelle chiese siti gubilari della nostra diocesi. Un piccolo bilancio al termine dell’Anno Santo.
Madonna della Serra – Montalto
I pellegrini che in questo anno sono giunti a Montalto Uffugo erano simili agli antichi pellegrini di Israele in cerca delle fonte per rinvigorire la fede e per per potersi immergere in Dio. Questo del Giubileo della Misericordia è stato un anno ricco di emozioni e di presenze nel Santuario della Madonna della Serra “sede” della porta Santa. Circa cinquemila i pellegrini che si sono recati nella cittadina cosentina. Molti quelli giunti da oltreoceano in particolare dall’Argentina e dal Canada dove risiedono tanti emigrati montaltesi e dove fervente è il culto per la Modonna della Serra patrona della città. Il parroco del santuario padre Battista Magurno si augura che anche attraverso il giubileo il duomo della Madonna della Serra continui a essere punto di riferimento per tutti coloro che cercano la pace del sorriso materno della Beata Vergine della Serra. I pellegrini sono stati accompagnati nel cammino verso la porta Santa per la richiesta delle indulgenze, insieme a vice parroco padre Alirio Alvear Munoz, da un gruppo di guide giubilari, le stesse guide durante le celebrazioni comunitarie e a tema sono state supportate da i vari gruppi che ruotano intorno alle attività parrocchiali quali il gruppo Caritas e gli scout Montalto Uffugo 1. Accanto ai vari giubilei dedicati alla famiglia, ai ragazzi, a Montalto è stato celebrato un giubileo speciale quello della Famiglia Ardorina. Ecco i pellegrini che sono giunti a Montalto da tutte le parrocchie Ardorine domenica 6 novembre hanno ritrovato la fonte e la ragione dell’essere figli di don Mauro il fondatore dei Pii operai catechisti rurali. Un appuntamento ricco di grazia che ha visto l’arrivo a Montalto delle varie comunità legate agli ardorini. Su invito del padre superiore Salvatoree Cimino, da Napoli, Villaricca, Reggio e Cosenza sono giunti sin dal mattino per trascorrere una giornata sulle tracce di don Mauro. Il giubileo si è chiuso domenica 13 novembre.
Tiziana Aceto
Paterno
“Nonostante il nostro Santuario sia un po’ fuori mano, rispetto al periodo normale in questo anno Santo abbiamo registrato una maggiore presenza di fedeli”. Traccia un bilancio dell’Anno Santo nel Santuario di San Francesco di Paola a Paterno il parroco, padre Marco Gagliardi. Pur essendo succeduto a padre Franco Santoro da pochi mesi alla guida della fraternità, padre Gagliardi ha vissuto a Paterno l’anno giubilare, animando le diverse attività. Un resoconto positivo, grazie “alla buona presenza e alle celebrazioni mirate” organizzate nel corso dell’Anno. “Abbiamo realizzato alcuni momenti per la riconciliazione in Avvento e Quaresima, favorito l’adorazione eucaristica comunitaria la lectio divina ai giovani, abbiamo voluto coinvolgere quanto più il terz’ordine”. Sia singoli fedeli che tanti gruppi hanno varcato la Porta della misericordia nel Santuario paternese. “In tutto abbiamo avuto almeno quaranta gruppi organizzati”. E anche la celebrazione di chiusura “con la presenza del padre spirituale, Gregorio Colatorti”. I frutti? “Sicuramente ci saranno – chiosa padre Gagliardi. Noi seminiamo, è il Signore che fa crescere”.
Mendicino – Santuario Santa Maria
Circa 36 mila i fedeli nel Santuario di Santa Maria dell’Accoglienza a Mendicino durante l’anno giubilare. E’ questa la stima del parroco, don Enzo Gabrieli. Durante il Giubileo la chiesa mendicinese è stata meta di pellegrinaggi da parte di diversi gruppi diocesani e parrocchiali. Tanti anche i gruppi provenuti dalle altre diocesi calabresi. “La particolare vocazione del Santuario ha reso questo luogo come un’oasi di spiritualità dove anche i nostri seminaristi, come anche alcuni gruppi, hanno vissuto momenti di formazione e riflessione” – ha detto don Gabrieli.
San Giovanni in Fiore – Abbazia florense
Un luogo dal forte valore spirituale, cui in tanti, nel corso dell’Anno Santo, hanno attinto la misericordia di Dio. E’ l’abbazia florense, a San Giovanni in Fiore. La cerimonia solenne di chiusura è stata presieduta dal nuovo parroco, don Paolo Santiprosperi. Nel corso dell’anno, ci dice don Germano Anastasio, che fino a pochi mesi fa ha animato, insieme ai volontari, le attività giubilari, “le iniziative a livello cittadino e con tutte i diversi attori sociali sono stante tante e la partecipazione è stata numerosa ad ognuna di esse”. Don Anastasio le ricorda. “Abbiamo vissuto il Giubileo dei giovani, e dei bambini, il Giubileo delle aggregazioni ecclesiali, il Giubileo dei giornalisti, dei commercianti, il Giubileo dei cori liturgici, il Giubileo degli sportivi e dei fidanzati, il Giubileo dei coniugi, dei nonni, delle mamme e dei papà,il Giubileo delle forze dell’ordine”. E ancora, le esperienze giubilari con “le scuole materne ed elementari”.
Acri – Basilica Beato Angelo
“Il Beato Angelo è già una presenza straordinaria. Lo è stato ancor di più in questo Anno Santo”. A tracciare un bilancio del Giubileo nella cittadina acrese è stato il parroco, padre Pietro Ammendola. La chiusura della Porta Santa è stata compiuta martedì scorso, “una data scelta per celebrare il 26esimo anniversario del patrocinio del Patrono sulla città”. A presiedere l’Eucarestia è stato l’Arcivescovo emerito, monsignor Salvatore Nunnari. Durante il Giubileo tantissimi i fedeli che hanno raggiunto Acri. “Solo per la festa del Beato Angelo a varcare la porta sono stati in 15 mila” – ha detto padre Ammendola. Nel corso dell’anno, svolti anche due Giubilei diocesani e quelli di tutte le parrocchie della Provincia. Una curiosità: “ogni domenica abbiamo visto la presenza di fedeli provenienti da Cosenza”.