La Casa natale di San Francesco: una Porta per la famiglia

Monsignor Francesco Nolè ha celebrato l'Eucarestia a Paola e poi ha aperto la Porta della Casa natale del Santo patrono.

Con l’inizio della pia pratica dei tredici venerdì di San Francesco di Paola si è tenuta l’apertura della “Porta Santa” presso la Casa Natale del Santo paolano.  Presso la parrocchia SS.ma Annunziata si è tenuta la solenne celebrazione Eucaristica presieduta da monsignor Francesco Nolè. Il Vescovo nella sua omelia ringrazia padre Gregorio Colatorti Correttore Provinciale dell’O.M. che lo ha invitato per questa celebrazione e don Pietro De Luca, parroco della SS.ma Annunziata. “La cosa più bella è il Paradiso e per raggiungere questa meta, richiede tanto sacrificio, ma non solo, serve anche la misericordia di Dio. Insieme, queste due cose, fanno una vita che si realizza, una vocazione che si concretizza come ha fatto San Francesco di Paola”. Un sito giubilare speciale, che monsignor Nolè ha subito voluto additare come esempio anche per la vita familiare, spiegando “ogni vocazione nasce in famiglia”. Anche quella di san Francesco, che ebbe nell’educazione dei genitori la prima fiaccola per la fede. E proprio con una processione con le fiaccole ardenti accesi i tantissimi fedeli convenuti hanno raggiunto la Casa natale del Santo dopo che monsignor Nolè aveva celebrato la messa nella chiesa matrice di Paola. Importanti nella vita di frate Francesco erano “la Provvidenza, la Carità e l’amore verso Dio fino alla totale donazione” – ha detto il presule. “Allora, l’amore nostro deve essere questo: donarsi e sacrificarsi per gli altri, come hanno fatto i genitori”. Il Padre Arcivescovo ha voluto ringraziare tutti coloro che fanno volontariato e svolgono il loro compito con amore e gioia come ha fatto San Francesco. Commentando poi il Vangelo, ha ricordato come “l’uomo quando ragiona non pensa come Dio” e proposto come esempio proprio gli apostoli. “Gesù predicava alla folla, erano tantissimi, ma presi dall’ascolto della Parola si fa tardi; ed ecco che i discepoli si avvicinano al maestro dicendogli che la gente aveva fame”. Gesù dice loro:« voi stessi date loro da mangiare». “Gli apostoli non avevano ancora capito che era il Figlio di Dio. Ecco che accade il miracolo: tutti mangiarono a sazietà e ne avanzarono  dodici ceste. Questa è la misericordia di Dio, affidarsi a lui significa stare sulla giusta strada, affidarsi veramente, affidarsi completamente”. Mons. Nolè ha spiegato come San Francesco ha vissuto “la fede come abbandono totale a Lui. Quando non avevano niente da mangiare andavano a fare la questua per il paese, quella è “la mensa del Signore”, la Provvidenza. Bisogna quindi fidarsi di Lui e affidarsi a Lui come ha fatto San Francesco”.