Sabato 16 gennaio la Marcia e Veglia di Preghiera per la Pace

Sarà la 17esima edizione diocesana. La prima con monsignor Francesco Nolè

Parla di “globalizzazione dell’indifferenza” Papa Francesco nel 49esimo messaggio per la Pace. Non solo quindi di un atteggiamento del singolo, ma di un modo di essere che ha pervaso le coscienze, che ha fiaccato i cuori di molti impedendoci di vedere i bisogni del nostro fratello, le sofferenze del nostro vicino e il malessere di chi soffre. E` da questi presupposti che nasce la necessità di riflettere ogni anno, ogni giorno oserei dire, sulla necessità di sostenere con forza il lavoro di chi tenta di abbattere quei muri dell’indifferenza e dell’odio, di chi “combatte” per un mondo senza guerre e di chi, a partire dal suo quotidiano, si impegna per un mondo migliore. Così la “Marcia e Veglia di Preghiera diocesana per la Pace”, giunta alla sua 17esima edizione, si pone nel solco di tutti quei tentativi che hanno come fine ultimo quello di toccare i cuori di ciascuno perche “la pace – sottolinea don Salvatore Buccieri, direttore dell’ufficio pastorale per il lavoro e i problemi sociali che promuove e organizza l’evento – riguarda ciascuno di noi; non possiamo delegare”. Quindi una giornata tutta dedicata alla pace, quella che si svolgerà sabato 16 gennaio a partire dalle ore 19 con ritrovo in Piazza dei Bruzi, che avrà lo scopo di convogliare quanti lavorano per raggiungere quello che don Salvatore definisce un “obiettivo comune”.

Infatti oltre ai tantissimi fedeli che ogni anno partecipano alla marcia e alla successiva veglia di preghiera, che quest’anno si svolgerà in Cattedrale, l’invito viene esteso a tutte le confessioni religiose, alle istituzioni, ai sindacati e alle autorità civili e militari. “Perchè la pace riguarda tutti” – continua don Buccieri. Precisando come l’evento si potrebbe dividere in due fasi: “la prima più ‘civile’ aperta a tutti a prescindere dal credo religioso; e la seconda che racchiude l’aspetto più liturgico con la veglia di preghiera preparata dall’ufficio liturgico diocesano.

Questo perchè non ci si rivolge solo al cristiano, ma all’uomo in quanto tale. Perchè la pace è un dono di Dio, che riceviamo, ma che va custodito con impegno e fatto proprio a partire dalle piccole azioni quotidiane”. Passiamo agli aspetti organizzativi. Quella di quest’anno sarà la prima presieduta da monsignor Francesco Nole` e si celebrerà all’interno dell’anno giubilare voluto da papa Francesco. All’interno della veglia sono previsti due momenti di testimonianza: il primo ad opera di un volontario dell’associazione ONCOrosa Onlus di Cosenza impegnata nel sostegno ai malati di tumore e ai loro familiari; il secondo ad opera di alcuni volontari che quotidianamente si recano presso il carcere della nostra città per prestare il loro prezioso servizio di aiuto E assistenza. Ad illuminare la marcia ci sarà ancora, come ormai sta avvenendo da qualche anno, la luce della pace di Betlemme portata in città dagli scout Agesci, mentre il corteo, guidato da monsignor Nole`, si muoverà verso il duomo verrà accompagnato dalla lettura di alcuni stralci del messaggio del pontefice. “Compito della Chiesa – precisa il direttore della pastorale sociale – e` infatti quello di essere in prima fi la nella testimonianza e di sollecitare tutti a contribuire per costruire un futuro con meno incognite, meno guerre e meno povertà; un futuro di pace e serenità”.

Da qui l’invito a partecipare a quello che “non vuole essere solo un momento isolato – precisa il direttore della pastorale sociale -, ma la testimonianza concreta di quanto si è già fatto nell’anno appena trascorso e una presa d’impegno a vivere le istanze della pace per l’anno che è appena iniziato sfruttando il suggerimento che ci viene da papa Giovanni XXIII che nella Pacem in Terris parlava della pace sottolineandone tre aspetti fondamentali: verità, giustizia, amore”.