Diocesi
Salvarani a Rende: Dalla pedagogia della paura a quella della speranza

Presentato nell’Aula magna dell’Issr il volume del docente Brunetto Salvarani “Senza Chiesa e senza Dio”. Presente il Vescovo. Dal relatore diversi spunti per l’attualità sociale ed ecclesiale
“Dalla pedagogia della paura, che a volte fa comodo, dobbiamo con coraggio passare alla pedagogia della speranza, questa virtù bambina, un po’ trascurata, ma senza la quale non siamo più umanità.
Questo è quello che ci chiedono tante donne e uomini, ben sapendo che, dalla paura e dalla disperazione, dobbiamo educare alla speranza”. Lo ha detto Brunetto Salvarani, teologo e saggista, intervenendo il 25 febbraio on line a Rende (CS), presso l’Istituto di scienze religiose, in un incontro organizzato dalla diocesi bruzia (nella specie Ufficio ecumenismo e dialogo interreligioso e Issr), e nel corso del quale è stato presentato il suo volume “Senza Dio e senza Chiesa”.
La giornata di studi è stata introdotta da mons. Giovanni Checchinato, arcivescovo di Cosenza – Bisignano. L’evento è stato moderato da don Emanuele Scarpino, vicerettore del seminario “Redemptoris Custos”, mentre ha introdotto don Emilio Salatino, direttore Issr. Il relatore ha ricordato “il cuore della presenza ecclesiale, ovvero l’ascolto dei nostri interlocutori. Spesso viviamo dietro lo schermo del computer, invece c’è un grande bisogno di essere ascoltati, nelle nostre ferite”. Come cattolici, ha aggiunto Salvarani, “non dobbiamo aver paura delle nostre crepe e fatiche, perché spesso da lì filtra una piccola luce, che è il punto di partenza per una luce più grande“. Riflettendo sul ruolo della teologia, Salvarani ha auspicato “una teologia aperta e che si confronti nell’agorà pubblica, nei social, sui giornali”. Difatti, “spesso la teologia è solo qualcosa che ci diciamo tra di noi, con poca voglia di confrontarci con l’esterno”.
Nel finale il dibattito tra i presenti e i due protagonisti del dialogo con Salvarani, don Fabio De Santis, direttore Ufficio ecumenismo e dialogo interreligioso della diocesi di Cosenza – Bisignano, e papàs Alex Talarico, delegato per l’ecumenismo dell’eparchia di Lungro.

