Sant’Egidio on the road fa tappa anche a Cosenza

I giovani legati alla Comunità stanno visitando il territorio calabrese incontrando giovani e anziani, dialogando sui temi dell'accoglienza e dell'integrazione. Al centro i corridoi umanitari promossi dal movimento.

Fra le tante macchine che corrono lungo le strade calabresi, in questi giorni ce n’é una speciale: è quella dei sette giovani di Sant’Egidio on the road. A guidarli è Alessandro Moscetta, romano ma col cuore calabrese, che da più tempo nella nostra regione porta alto il vessillo della Comunità di Sant’Egidio. Un tour dal nord al sud della Calabria per incontrare, dialogare, presentare le tante attività degli universitari e dei giovani solidali della Comunità, ma anche e soprattutto per accendere un’ulteriore luce su tante urgenze che riguardano il nostro territorio. Così, da Rosarno a Paola, passando per Cosenza, e ancora da Lamezia e Pizzo a Reggio Calabria passando per Gioia Tauro e Polistena, i giovani portano avanti la loro certezza: “facciamo grandi sogni insieme aiutando i più poveri e cambiando il mondo”. E il mondo, oggi, vive fasi drammatiche, a partire da quella del flusso ininterrotto di giovani fratelli che dalle zone più destabilizzate del Pianeta arriva in gran parte proprio sulle coste calabresi e siciliane.

“In questi giorni stiamo incontrando anziani e giovani parlando loro dei corridoi umanitari e dell’accoglienza dei profughi in Calabria” – confida Moscetta, che nel capoluogo bruzio – dove è stato anche allestito uno stand – ha condotto l’evento “Cosenza: città aperta e inclusiva. Proposte di speranza. Proposte di misericordia”. Proprio i corridoi umanitari, che hanno consentito un soccorso più agevole a tanti in questi mesi (si tratta di un progetto -pilota, il primo di questo genere in Europa, e ha tra i principali obiettivi quello di evitare i viaggi con i barconi nel Mediterraneo, che hanno già provocato un numero altissimo di morti, tra cui molti bambini), sono al centro degli eventi.

Giornate tra incontri, riflessioni, preghiere, recando con sé la passione per la pace, per l’aiuto, per l’integrazione. E’ la vocazione della Comunità di Sant’Egidio, che in Calabria ha voglia di crescere sempre più. Per questo, tra i progetti in cantiere, anche quello “di un doposcuola che possa coinvolgere bambini italiani e stranieri proprio per favorire la conoscenza reciproca”. E’ questo uno dei cavalli di battaglia dell’associazione, nel solco delle tante iniziative che i giovani solidali realizzano a Roma. Dall’aiuto a tanti bambini che vivono situazioni di disagio nelle periferie della Capitale al servizio di cucina di pasti e bevande agli indigenti dell’Università. E ancora, l’accoglienza dei profughi per sviluppare strade di integrazione e di amicizia, gli incontri – evento per parlare di temi legati alla pace.

Intanto il tour continua. Fino al 26 luglio, sulle strade di Calabria, nelle piazze, nelle Comunità, nelle parrocchie, c’è una giovane presenza: la Sant’Egidio!