Editoriali
Sarà un’estate diversa, ma sarà sempre estate
L’invito è quello di vivere questo momento non come una privazione, ma come una opportunità
Ci siamo. La scuola per molti è finita (fatta eccezione per chi ancora dovrà sostenere l’esame di maturità) e ci si appresta a vivere il momento tanto atteso delle vacanze che, però, quest’anno sembra avviarsi con qualche incertezza. Le realtà associative, così come le parrocchie, stanno immagginando nuove strategie pastorali e organizzative per vivere, anche se in maniera diversa, questo importante momento dell’anno. Eravamo abituati a campi estivi, grest, uscite, giochi… e tutta una serie di attività che dovremo reinventare. Sì, perchè è proprio questo il momento in cui sacerdoti, animatori ed educatori dovranno mettere in campo tutta la loro creatività per continuare ad assicurare ai “propri” ragazzi esperienze uniche, giochi divertenti, occasioni di crescita. Quindi l’invito è quello di vivere questo momento non come una privazione, ma come una opportunità. Se le nuove regole ci impongono di lavorare con piccoli gruppi vorrà dire che le attività saranno più coinvolgenti e “personalizzate”. Se non potremo utilizzare i soliti locali dell’oratorio troveremo nuovi spazi da abitare. Se non potremo dormire in tenda vorrà dire che inventeremo uscite di una giornata. Per i nostri ragazzi sarà una utile palestra per i prossimi mesi che dovranno affrontare da settembre in poi. Per noi una nuova sfida.