Sul covid non abbassiamo la guardia. Vacciniamoci

La battaglia si vince con le armi della scienza e con la prudenza

Sei territori, nell’intero panorama europeo, sono verdi (cioè con la più bassa incidenza) nella cartina sulla diffusione del Coronavirus, curata dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie. E sono sei regioni italiane, tra cui la Lombardia! È un grande risultato che indica come l’Italia sia all’avanguardia nella battaglia al Covid. Ma non bisogna abbassare la guardia.L’ha detto nei giorni scorsi anche il commissario regionale all’emergenza, Guido Bertolaso, che ha richiamato alle vaccinazioni e ai buoni comportamenti, al fine di non rischiare di compiere passi indietro.Non bisogna comunque diffondere allarmismi. Al proposito il presidente Fontana ha affermato: “La regione Lombardia è ancora in zona bianca, ciò è avvenuto grazie al fatto che il 90% dei cittadini ha ricevuto la seconda dose di vaccinazione. Adesso dobbiamo insistere perché venga effettuata la terza dose che conclude il ciclo vaccinale e che permette l’immunità non limitata ad alcuni mesi, ma che si protrarrà per alcuni anni. Giovedì – ha aggiunto – sono arrivate più di 60.000 prenotazioni di cittadini per la terza dose. Grazie alla serietà dei lombardi, grazie al loro grande senso civico.” E l’assessore regionale alla Sanità Letizia Moratti ha informato che in Lombardia sono state effettuate finora più di 550mila terze dosi.” Se in altre parti dell’Europa, persino in Germania, la situazione è grave, dipende appunto della minor percentuale di vaccinati.E a Crema come ce la passiamo? Il dott. Attilio Galmozzi spiega come vi sia stato un incremento dei contagi “prevedibile”, ma basso. Corrisponde anche a un incremento dei malati e dei casi gravi? “No affatto”, precisa il medico del Pronto Soccorso del nosocomio cittadino, rasserenando i cittadini. E aggiunge: “Rispetto al resto del mondo siamo avanti anni luce. Qui dove le vaccinazioni sono state fatte correndo, la situazione è assolutamente sotto controllo e per ora non desta alcuna preoccupazione”. Dello stesso parere il dott. Maurizio Borghetti. Tranquillizza anche il fatto che nell’Ospedale di Crema sono pochi i ricoverati e tutti non vaccinati (!) che comunque vengono dimessi nel giro di pochi giorni. Inoltre la terapia intensiva è vuota di pazienti Covid.” Altro dato: nei test salivari effettuati a campione dall’Ats Val Padana nelle scuole elementari cremasche (attualmente sono stati monitorati 5 istituti) non è emerso nessun positivo.Il tutto non per “rompere le righe”, ma per non diffondere allarmismi e per fare le scelte giuste, quella soprattutto di vaccinarsi. Coraggio, è un atto di amore verso tutti, come dice papa Francesco.