Tuffi Budapest 2017, storico bronzo di Alessandro De Rose dai 27 metri!

Il tuffatore cosentino conquista la prima storica medaglia italiana nella competizione. 

“Dedicata a papà”. Alessandro De Rose conquista la medaglia più coraggiosa della spedizione azzurra a Budapest dalla piattaforma dei 27 metri. Bronzo con 379.65 punti, davanti al britannico campione del mondo uscente Gary Hunt (finito quinto) e a dividere il podio con altri due supercampioni della specialità: lo statunitense Sted Lo Bue con 397.15 e il ceco Michal Navratal con 390.90 Supera il taglio del quarto round con un triplo avabti con un avvitamento e mezzo e si affaccia all’ultimo tuffo al settimo posto. Esegue benissimo la verticale all’indietro con due salti mortali e mezzo e tre avvitamenti , senza pensare allo stomaco che gli ribolle e agli avversari che lo precedono. Vince anche l’ultima incertezza, “grazie alla mia psicologa Consuelo Manfredi che mi aiuta a credere di più in me stesso” e con il quinto salto risale fino al primo posto provvisorio ma deve aspettare gli ultimi quattro. Lo superano Lo Bue e Navratil. Resta solo l’ex campione del mondo Hunt – in testa sin dal primo round – che prova un tuffo rischiosissimo, “il più difficile di tutti”, e all’ingresso in acqua non convince la giuria. La conquista, invece, il nostro Alessandro, che ha già conquistato tutti noi con i suoi occhi verdi pieni di passione e amore per questo sport. Questa medaglia, la 15esima dell’Italia al mondiale ungherese, la dedica a suo padre che non c’è più: “Spero che sia contento. Gliela porterò a far vedere quando scenderò a Cosenza ad abbracciare la mamma”.”In questi giorni il mio migliore amico era diventato il Parlamento di Budapest. Ci parlavo, scambiavamo opinioni in riva al Danubio e su per le nuvole”. E lui che ti diceva? “In bocca al lupo!”, De Rose è raggiante, incredulo. Ancora non riesce a realizzare che si è tuffato nella medaglia di bronzo dopo un volo di 68 metri in quattro tappe. “Non tifo mai negativamente per nessuno, ma dentro coltivavo la speranza. Il tuffo eseguito da Gary è il più difficile al mondo, hai il 50% di possibilità: puoi farlo da 9 e lo puoi sbagliare; stavolta sono stato fortunato perché in pratica ha determinato la mia medaglia. Dopo il mio tuffo non avevo realizzato perché comunque ero settimo; mi dicevo di stare tranquillo, pensavo alle parole della mia psicologa Consuelo Manfredi che consiglio a tutti, è bravissima, e mi ribadisce sempre di restare umile, di cercare equilibrio tra mente e fisico. Questa medaglia certamente non mi rende tra i migliori al mondo, semplicemente ho fatto ciò che amo fare e stavolta è andata bene”. Dal successo di Polignano a Mare all’oro di Budapest, il volo di De Rose prosegue sospinto dalle soddisfazioni. “C’è grande differenza tra i due eventi. Non per il valore dei concorrenti, perché siamo sempre gli stessi, e comunque a Polignano a Mare abbiamo saltato per le World Series; ma in questa gara il nervosismo ti mangia; mi ha mangiato dentro, mi ha consumato, non credo di avere più lo stomaco, questo è un mondiale!”. Una medaglia inattesa. “A volte mi sottovaluto, penso che gli altri siano più forti di me. Quindi ho ricordato le parole di Consuelo che mi invita a non guardare nessuno, di pensare solo a me; quindi ho provato ad isolarmi, a non vedere i tuffi degli altri, fino all’ultimo di Gary che avrebbe dovuto confermarlo campione del mondo ed invece ha premiato me”. Ora si festeggia. “C’è da preoccuparsi, perché io non ho ancora pensato ai festeggiamenti, quindi ci penseranno gli altri del circuito”. Dal centro federale di Trieste a Cosenza si disegna quasi tutta l’Italia dei tuffi. “E’ incredibile come Giovanni Tocci abbia conquistato il podio dal metro e io dai 27. Abbiamo tanto in comune; la stessa passione per i tuffi e per la nostra terra che ci lega. Appena potrò tornerò a casa per mostrare la medaglia a tutti i miei cari”. Infine i rigraziamenti “al preparatore atletico Luca Bossi, alla psicologa Consuelo Manfredi, all’allenatrice e fidanzata Nicole Belsasso”.

Fonte: comunicato stampa Fin – Federazione Italiana Nuoto (www.federnuoto.it