Territorio
Tutto pronto per l’opera su San Francesco di Paola al Rendano
Oggi la conferenza stampa al teatro cosentino
Una nutrita presenza di giornalisti e pubblico ha caratterizzato la conferenza stampa dell’opera su “San Francesco di Paola, tenutasi qualche ora fa nella splendida location della sala Quintieri del teatro Rendano di Cosenza. Ultimi giorni di preparativi prima del debutto, previsto per il prossimo 2 e 3 aprile. L’opera ricostruisce sul palcoscenico la vita del Santo di Calabria per eccellenza, dalla costruzione dell’ordine fino alla partenza per la Francia. Grande soddisfazione per i preparativi è stata espressa dal Maestro Francesco Perri, uomo di grande cultura e vanto per il nostro territorio, che ha scritto e musicato l’opera. “Sono molto contento che questo progetto si sia realizzato con l’unione di 4 realtà associative del luogo. L’idea è proprio questa, si può costruire qualcosa di interessante nel nostro territorio solo con l’unione”, queste le parole del maestro Francesco Perri. Le realtà associative che fanno parte del progetto sono: “A Pois”, “Filein Sonus”, “Belcanto Leoncavallo” e “Idea”. Durante la conferenza è stato comunicato che il maestro Garinei non sarà più presente all’opera, per un grave lutto che ha colpito la sua famiglia. A vestire i panni del Santo in età senile sarà Renato Campese: attore, regista che dal 1962 ha lavorato con le più importanti compagnie teatrali. Un cast stellare donerà risalto all’evento. Saranno presenti tra gli altri: Francesco Castiglione, Federico Veltri, Lalo Cibelli, Annalisa Sprovieri e Caterina Misasi, sotto l’attenta guida del regista Marco Simeoli. Una rivincita di cultura per il nostro territorio. L’evento ha ottenuto il patrocinio del comune e della provincia di Cosenza, quello del Giubileo con segretariato di Massimiliano Solaini, della Fondazione dei Beni Artistici e Culturali della Chiesa, dell’ordine dei frati minimi, della curia di Cosenza e del Pontificio Consiglio della Cultura- il “Ministero della Cultura” della Santa Sede- presieduto dal Card. Gianfranco Ravasi.