Un cosentino il primo italiano a vincere l’Oscar

Dieci anni prima di De Sica fu Tony Gaudio ad aggiudicarsi il prestigioso premio

Antonio Gaetano Gaudio, nasce a Cosenza, 20 novembre 1883. Vi resta fino a 23 anni quando deve emigrare negli Stati uniti per lavoro. Porterà con se l’esperienza e la professione del padre Raffaele Gaudio che aveva lo studio fotografico su lungo Crati e poi a piazza San Giovanni Gerosolimitano su Corso Telesio. Il giovane trascorse nella bottega di famiglia la sua giovinezza, imparando i trucchi del mestiere e innamorandosi di quei rivoluzionari strumenti che catturavano le immagini per riprodurle sulla carta fotografica. Nel 1906 approdò in America e trovò lavoro nell’industria cinematografica, assumendo sempre maggiori responsabilità su set di importanti per conto delle case di produzione come la grande Warner Bros; a New York, lavora insieme con il fratello per diverse agenzia che curavano la fotografia dei film e nel 1910 è già capo fotografo della IMP che cura film con divi importanti quali Mary Pickford. Nel 1930 la sua prima nomination, come direttore della fotografia della pellicola Gli angeli dell’Inferno per la regia di Howard Hughes e successivamente per altre pellicole: Il conquistatore del Messico, Ombre malesi, Corvette K-225 e L’eterna armonia. Nel 1937 vince finalmente l’Oscar per il suo lavoro nel film Avorio nero. Sarà il  fotografo ufficiale di Bette Davis che apprezzava particolarmente il suo lavoro. Prima di concludere la sua carriera nel 1949 (dopo quarant’anni di lavoro) è stato anche regista di due film.  Si ritirerà così a vita privata e morirà due anni dopo a Burlingame il 10 agosto 1951 all’età di 67 anni.