Un parroco santo per la nostra Chiesa

L'editoriale del direttore di Parola di Vita per la beatificazione di Francesco Maria Greco.

Uno di noi all’onore degli altari, un parroco santo. E’ il primo ad essere beatificato in Calabria, non è primo in paradiso.

Attraverso la sua testimonianza ci è dato però di cogliere dalla Chiesa la bellezza del ministero sacerdotale che in tante contrade i nostri sacerdoti vivono ed hanno vissuto.Pionieri dell’amore di Dio, annunciatori dell’Altro che si fa vicino e si fa conoscere, che mostra il suo volto con semplicità, condividendo la storia del suo popolo.I parroci, proprio loro, si fanno portatori, volto, mani, della tenerezza e della semplicità di Dio, soprattutto quando, liberi da schemi e strutture volano alto, senza compromessi, e con loro fanno volare le comunità.Quanti preti santi nelle nostre parrocchie, quanti sono stati e sono volto di Dio, voce profetica dolce o austera, che mediata dalla storia personale scandisce i passi del gregge affidatogli. Oggi, ma soprattutto ai tempi di Francesco Maria Greco, un parroco sposava quel popolo, restava anni in una contrada ricca o povera, facendosi voce per i senza voce, facendosi carezza per gli afflitti, riferimento per la comunità. Nel parroco beato vogliamo recuperare la testimonianza di tutti i nostri parroci, che da servi buoni e fedeli hanno già ricevuto il premio dopo aver fatto tutto quanto era nelle loro umane possibilità.La preghiera orante, l’offerta silenziosa, il ministero a volte incompreso, l’ardore di correre dai poveri e dai deboli, la tenerezza di assistere l’ammalato, la fedeltà di restare anche quando tutto sembra crollare. Francesco Maria Greco ricorderà a noi sacerdoti che tra la Chiesa e il confessionale, tra il capezzale dell’ammalato e la strada, tra le pagine dei libri da studiare e l’amore per Gesù e a Madonna, sta la via della nostra santità,sta la spiritualità del presbitero che si santifica pregando e servendo i suoi fratelli. Oggi, più che mai, è attuale il messaggio di questo parroco di Calabria che ha reso “saporita e gustosa” la sua vita sacerdotale. Avvicinandoci a lui sembra concretizzarsi la visione che papa Francesco ci ha invitato a fare: ” Avviciniamoci, quasi in punta di piedi, a qualcuno dei tanti parroci che si spendono nelle nostre comunità; lasciamo che il volto di uno di loro passi davanti agli occhi del nostro cuore e chiediamoci con semplicità: che cosa ne rende saporita la vita? Per chi e per che cosa impegna il suo servizio? Qual è la ragione ultima del suo donarsi?”.Lui si è donato, ha riempito la sua vita di Dio è risplende nella bellezza della sua gloria.