Un prestito che si fa speranza

Si chiama Prestito della Speranza 3.0 e da sostegno a famiglie e imprese. In campo Ufficio Caritas e Ufficio del lavoro.

Si chiama “Prestito della Speranza 3.0” il programma messo a punto dalla Cei per dare sostegno a famiglie e imprese. Rimodulato rispetto alla precedente edizione, ma fedele al suo primitivo intento, cioè quello di sostenere l’accesso al credito a condizione agevolate, a persone e microimprese in condizioni di vulnerabilità economica, ha già avuto il merito di riaccendere le speranze di chi, in questi anni di crisi, ha trovato non poche difficoltà ad accedere ad un mutuo bancario. Un prestito garantito dalla CEI, che attraverso gli sportelli allestiti nelle diverse diocesi italiane, intende perseguire l’inclusione sociale e lavorativa della persona, facendo leva sulla responsabilità personale e sulla libera iniziativa, in grado di favorire una ripresa economica e, quindi, la creazione di lavoro. Rispondendo all’appello lanciato dalla Cei nella nostra diocesi sono stati allestiti due sportelli che si occupano rispettivamente del “Credito sociale” (destinato alla famiglie) e del “Credito all’impresa” (destinato al sostegno alle imprese). Il primo, gestito dalla Caritas diocesana, offre un servizio di ascolto, consulenza e informazioni su come istruire la pratica di finanziamento tutti i mercoledì dalle 9.30 alle 12.30 presso gli sportelli diocesani (resp. Pino Fabiano – tel. 0984.687742). Potenziali beneficiari del prestito, dopo aver prodotto la documentazione utile a dimostrare la sussistenza dei requisiti, possono essere persone in difficoltà economico – finanziaria, disoccupati e cassaintegrati a causa della crisi economica, giovani in cerca di prima occupazione, lavoratori precari e giovani coppie all’inizio del loro percorso di famiglia per un importo massimo di 7.500 euro. Per il credito alle imprese è stato invece attivato uno sportello presso la Pastorale Sociale e del Lavoro che, forte dell’esperienza maturata in questi anni grazie al programma di microcredito diocesano “Il Seminatore”, continuerà a sostenere quanti, grazie al sostegno e alla solidarietà della chiesa, vorranno intraprendere un percorso volto alla creazione d’impresa. Il prestito, destinato ad imprese  che hanno incontrato difficoltà di accesso al credito per realizzare investimenti sostenibili di crescita e sviluppo o sono in fase di start-up, ha un importo massimo di 25.000. Quanti vorranno inoltrare domanda dovranno produrre, oltre ad un ben strutturato business plan, tutta una serie di documentazioni tra cui: l’iscrizione alla Camera di Commercio, la partita iva, il bilancio degli ultimi tre anni di attività, e il modello attestante la regolarità delle posizioni fiscali e contributive. Lo sportello, al quale collaborano gli animatori di comunità del Progetto Policoro, è attivo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12 presso l’Ufficio della Pastorale Sociale e del Lavoro (resp. don Salvatore Buccieri – tel. 0984.687773).