Territorio
Una campagna web per l’Unesco
La candidatura della Sila passa anche dai cittadini
Il Consiglio Internazionale di Coordinamento del Programma “Uomo e Biosfera” – Man and The Biosphere Programme (MaB), nel corso della sua 26° sessione svedese ha approvato l’iscrizione della Sila come 10° Riserva della Biosfera Italiana nella Rete Mondiale dei siti d’eccellenza dell’UNESCO.
Il MaB lanciato nel 1971 con lo scopo di stabilire una base scientifica per il miglioramento delle relazioni tra l’uomo e l’ambiente, riunisce le scienze naturali e sociali, l’economia e l’educazione per migliorare gli stili di vita umani e una condivisione equa delle risorse, nonché per salvaguardare gli ecosistemi naturali. Si tratta di un risultato importante, frutto del lavoro di coordinamento avviato dal Parco Nazionale della Sila in cui si è distinta la prof.ssa Sonia Ferrari, commissario dell’Ente Parco, in collaborazione con la Regione Calabria e le Province di Cosenza, Catanzaro e Crotone. Ma il lavoro per arrivare all’agognato traguardo è appena iniziato: per questo motivo, da pochi giorni, è attiva la campagna web al fine di raccogliere adesioni di sostegno alla pratica di riconoscimento del Parco Nazionale della Sila per la “World Heritage List” dell’Unesco quale patrimonio dell’umanità, i cui risultati si conosceranno nella primavera del prossimo anno. Per aderire a tale campagna basta sottoscrivere il format specifico, presente nella home page del sito www.parcosila.it
Nella rete del partenariato, ricordiamolo, hanno partecipato ben 68 Comuni assieme ad altri attori della Comunità silana comprendente l’Università, le Istituzioni scientifiche, l’ONG, le Associazioni di categoria e moltissime aziende, cuore produttivo del territorio. Grazie a un poderoso lavoro di squadra, finalmente, è arrivato questo primo riconoscimento UNESCO in Calabria: la Sila, infatti, è caratterizzata da un’ampia varietà d’ambienti naturali che ne fanno un luogo di rilievo nella Regione biogeografica mediterranea, tanto da essere riconosciuto come luogo selezionato dall’organizzazione non governativa, con sede in Svizzera, Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (meglio conosciuta come IUCN) e da World Wide Fund for Nature (WWF). In Italia, oggi, sono stati inclusi nella rete UNESCO il Parco di Tepilora, i territori del Rio e del Montalbo tutti ubicati in Sardegna.