Una cittadella dello Sport alle cupole

Da parte del CONI indetto un concorso per realizzare l'iniziativa.

È possibile immaginare insieme il futuro del territorio che quotidianamente occupiamo ? La risposta è si, certo che possiamo e il concorso bandito dall’Associazione Aniti tramite il portale RisorgiMenti.Lab ha infatti dato la possibilità a chiunque di immaginare la Cittadella dello Sport che dovrebbe sostituite le obsolete Cupole Geodetiche. Un modo tutto nuovo, innovativo e alternativo di pensare gli spazi inutilizzati di cui la città dispone. Sentirsi parte integrante di un progetto e soprattutto di una comunità grandissima: quella degli sportivi.

Il concorso è stato indetto lo scorso 10 ottobre dalla già citata associazione che si occupa di innovazione sociale e sono stati partner del bando l’Amministrazione Comunale di Cosenza, il Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI), l’Ufficio Scolastico Regionale per la Calabria – ATP Cosenza e il Dipartimento di Ingegneria Civile dell’Università della Calabria. Sono state presentate sabato 9 gennaio nella sede cosentina del CONI le 37 idee caricate nel portale risorgimentilab.it , di queste, tre sono state selezionate come migliori da una giuria di esperti che ne ha valutato la fattibilità da un punto di vista pratico-economico e poi di sostenibilità nel tempo. Fin dagli attori coinvolti come partner si è cercato di dare al progetto l’impronta di uno studio di fattibilità abbastanza ampio che tenesse conto di chi studia i metodi di recupero e di innovazione sociale come gli studenti di ingegneria ma anche di chi quotidianamente pratica sport a livello agonistico e o amatoriale e che quindi conosce benissimo le difficoltà strutturali o i limiti della città. La sala di rappresentanza del CONI di Cosenza si è trasformata in un contenitore di idee con giovani studenti attenti alle idee dei propri colleghi che si sono cimentati nell’impresa. Anche questo significa partecipare a delle competizioni, sapere di fallire e prendere spunto da chi è stato più bravo. A presiedere il tavolo dei relatori è stato il vicepresidente dell’associazione Aniti Gaetano Ierardi  che visibilmente soddisfatto per la riuscita dell’attività realizzata non ha mancato di sottolineare come questo modo di essere cittadini attivi e propositivi all’interno della città sia sicuramente un modo nuovo per pensare e immaginare un futuro cittadino sicuramente più vivibile perché partecipato. Ad aggiudicarsi il primo premio è stato invece Marco Furchì giovane ingegnere civile con un progetto chiamato l’Isola che non c’è. Uno spazio dedicato alla realizzazione di attività paralimpiche con uno spazio tutto dedicato all’ippica e all’ippoterapia. La struttura sarà interamente autosufficiente grazie all’istallazione di pannelli fotovoltaici che dovranno fungere anche da parcheggio coperto. Un’idea senza ombra di dubbio innovativa ma che anche da un punto di vista sportivo tiene conto di una fascia di atleti che ad oggi non ha uno spazio per poter tranquillamente esercitare la pratica sportiva. Al giovane ingegnere è stato riconosciuto come primo premio un Ipad messo a disposizione dal Key Store One rivenditore ufficiale dei prodotti Apple. Secondo classificato un gruppo di studenti dell’istituto Itcg Quasimodo con il progetto “Recuperiamo” al centro del progetto un anfiteatro ed intorno le diverse aree per chi pratica sport. Terzi classificati l’Associazione Barrueco con il progetto “DiversaMente in Movimento”, anche in questo caso attenzione per i diversamente abili e un progetto che comprendeva aree studio e relax.

A tutti i partecipanti è stato consegnato un attestato di partecipazione. Adesso non resta che aspettare la realizzazione del progetto.