Chiesa
“Una fede senza solidarietà o è malata o è morta”
incontro di papa Francesco con la popolazione di Barrado Norte. Il pontefice ha parlato di solidarietà e fede concreta. Ancora un riferimento all'incontro intergenerazionale.
Intenso incontro tra papa Francesco e la popolazione del Banado Norte nella cappella di San Giovanni Battista ad Asuncion. “Io vengo qui come quei pastori che c’erano a Betlemme. Voglio farmi prossimo. Voglio benedire la vostra fede, voglio benedire le vostre mani, voglio benedire la vostra comunità” – ha detto Francesco, che ha associato l’esperienza di Banado Norte a quella della nascita di Gesù con le peripezie che ha dovuto sopportare la santa famiglia di Nazareth. Un’occasione, per il Papa, per riconoscere l’impegno della popolazione locale che, ha detto il Papa, “non potevo non visitare”. “Ascoltare le vostre storie e tutto quello che avete realizzato per stare qui, tutte le lotte che avete fatto per avere una vita degna, un tetto. Tutto quello che fate per superare l’inclemenza del tempo, le inondazioni di queste ultime settimane, tutto questo mi riporta alla memoria la piccola famiglia di Betlemme”.
Raccontando della nascita di Gesù, Francesco ha ripreso le figure dei pastori che, resesi conto del bambino, anche grazie all’aiuto divino, si sono fatti prossimi, vicini a Maria e Giuseppe, diventando essi stessi “la famiglia di Gesù”. Un esempio calzante ancora oggi, per il pontefice, giunto all’ottavo giorno di visita in America Latina, ma che continua a manifestare freschezza e grande gioia. “La fede ci rende prossimi, ci fa prossimi della vita degli altri, ci avvicina alla vita degli altri. La fede suscita il nostro impegno con gli altri, la fede suscita la nostra solidarietà: una virtù umana e cristiana, che voi avete e che molti, molti hanno e che dobbiamo imparare. La nascita di Gesù risveglia la nostra vita. Una fede che non si fa solidarietà, è una fede morta, una fede falsa”.
Fede e solidarietà, dunque, per papa Francesco i cardini di un impegno. Per non dimenticare quello che succede affianco, il fratello in difficoltà. Altre perle dal pontefice, che richiama – come ha fatto altre volte in questi giorni oltreoceano, a una fede concreta. “Per quanto vai a Messa la domenica, se non hai un cuore solidale, se non sai che cosa succede nel tuo popolo, la tua fede è molto debole, o è malata, o è morte. È una fede senza Cristo. La fede senza solidarietà è una fede senza Cristo, è una fede senza Dio, è una fede senza fratelli”. O è malata o è morta, dunque, una fede che non si ciba del rapporto con Dio e non lo trasmette agli altri, specialmente a chi, come Maria e Giuseppe, si trovano lontani da casa, in difficoltà, fra le intemperie della vita.
“Facendovi prossimi specialmente dei più giovani e degli anziani. Facendovi sostegno delle giovani famiglie e di coloro che stanno attraversando momenti di difficoltà” – questo il monito e l’esortazione del Santo Padre. “Forse il messaggio più forte che voi potete dare agli altri è questa fede solidale”. “Il diavolo vuole che litighiate tra di voi, e così vi divide e vi rovina e vi ruba la fede – ha aggiunto il Papa, che ha auspicato ancora “solidarietà di fratelli per difendere la fede! E inoltre che questa fede solidale sia un messaggio per tutta la città!”.