Una luce risplende a Notre-Dame. Benedetto il presepe

L’Italia si conferma ancora in prima fila nella produzione di opere sacre

La Cattedrale di Notre-Dame si prepara al Santo Natale. Il rettore Oliver Ribadeau Dumas ha benedetto il presepe, che è stato allestito dentro l’edificio di culto riaperto alla Vigilia della Solennità dell’Immacolata Concezione, dopo anni di lavori resisi necessari per via dell’incendio scoppiato nel 2019. Il meraviglioso presepe è di manifattura italiana e risale, in quanto a struttura, allo stile del XVII secolo. Si compone di ben 80 pezzi unici e di oltre 200 personaggi fra pastori, orientali, rustici, borghesi e animali, sui quali svetta una splendida cornice costituita da 30 angeli. I personaggi sono in terracotta colorata, hanno gli occhi di vetro e recano vestiti cuciti con fili d’oro e d’argento, perle e filigrane dorate e d’argento. Il cuore del presepe, la natività, è stata collocata fra i resti di un tempio classico, per simboleggiare la vittoria di Gesù sulla tradizione pagana. Artefici di quest’oggetto sacro sono gli abili maestri artigiani partenopei, in particolare i fratelli Sinno che gestiscono un laboratorio artigianale nei Quartieri Spagnoli. L’opera riprende la tradizione presepiale sviluppatasi nella Napoli di Carlo III, e promuove l’identità del nostro paese. Dumas ha benedetto l’oggetto sacro brandendo un ramoscello di ulivo imbevuto nell’acqua santa, mentre i fedeli e i pellegrini intonavano canti e suppliche a Dio. Il prezioso oggetto potrà essere ammirato fino all’8 febbraio 2025.