Diocesi
Una piazza per monsignor Nolè a Cosenza
La piazza antistante la Chiesa di San Nicola già intitolata al pittore Eugenio Cenisio. Ora due consiglieri comunali chiedono di abbattere il muro che la separa simbolicamente dal palazzo del Comune
Il Comune di Cosenza ha inteso intitolare la piazza antistante la Parrocchia cittadina di S. Nicola a Mons. Francesco Nolè deceduto lo scorso 15 settembre. La sua morte improvvisa generò momenti di grande commozione non solo tra i fedeli, ma anche in seno all’amministrazione comunale guidata dal sindaco Franz Caruso è stato deciso di porre un segno a ricordo.
Ecco allora la decisione dell’intitolazione della piazza nel capoluogo. In una riunione di giunta del 14 maggio scorso, gli assessori convennero all’unanimità non solo sull’opportunità di dare lustro al Pastore lungamente punto di riferimento dei cattolici cosentini, ma anche sul luogo. Il luogo scelto, dopo un confronto con il settore Urbanistica, piazza Eugenio Cenisio, adiacente al Comune e compresa tra via Sertorio Quattromani e la chiesa di San Nicola.
L’Arcidiocesi plaude e ringrazia per la scelta di intitolare una piazza a monsignor Francesco Nolè.
Tutti i presbiteri, insieme ai fedeli che vorranno partecipare, si ritroveranno alle ore 19 nella Chiesa di S. Nicola per una concelebrazione eucaristica in suffragio di mons. Francesco Nolè, presieduta dal nuovo Arcivescovo monsignor Checchinato.
A seguire avverrà la cerimonia di intitolazione, alla presenza delle autorità civili e militari.
«Esprimiamo vivo compiacimento per la decisione della Giunta e del Sindaco di intitolare la piazza Cenisio, antistante la Chiesa di San Nicola a Cosenza, proprio a monsignor Nolè presule indimenticato e indimenticabile che tanto ha dato alla nostra città, in termini di crescita spirituale e umana». Lo affermano in una nota Bianca Rende e Francesco Luberto.
Tutti i presbiteri e i diaconi sono invitati a prendere parte ad un momento importante di fede, di gratitudine e di storia. I due consiglieri comunali di Cosenza avanzano quindi una richiesta al primo cittadino. «Cogliamo però l’occasione – dicono – per chiedere con forza al Sindaco di disporre l’abbattimento dell’improprio muro che divide una bella piazza in due e che spesso nasconde ogni genere di nefandezza».
«Non basta pensare di abbellirlo, risultando oltremodo sgradevole alla vista e rappresentando di fatto un messaggio di separatezza che non ha ragione di esistere in una città in cui la collaborazione tra amministrazione comunale e chiesa locale è una virtuosa costante, come dimostra appunto l’intitolazione della piazza al nostro amatissimo Arcivescovo» chiude la nota di Rende e Luberto.