Territorio
Un’opera segno nel cuore del territorio
Si chiama Green Hub ed è attivo a Scarcelli di Fuscaldo.
A Scarcelli di Fuscaldo, in dieci anni, un pugno di giovani ed adulti guidati da suor Tiziana Masnada, delle suore del Bambino Gesù, ordine fondato da padre Nicola Barré O.M, ha scelto di intraprendere con la gente del Sud la silenziosa lotta per il cambiamento. Le suore sono presenti a Scarcelli da 46 anni e il loro impegno missionario si è svolto prevalentemente nella Scuola Materna ma anche nell’Azione Cattolica della Parrocchia iniziando un percorso di ricerca per la realizzazione di occupazione lavorativa sul proprio territorio. E’ dentro questa ricerca, vivendo momenti di formazione umana, respirando la spiritualità di Nicola Barrè, che pone attenzione in modo particolare a chi fa più fatica e, accompagnati da Progetto Policoro che si è riusciti a realizzare quelle che oggi sono l’Associazione di Volontariato “Go’el” e la Cooperativa Sociale “Il Segno”. «I ‘campi di reciprocità’, ha affermato su Tiziana, sono nati più di 10 anni fa, quando le due organizzazioni no profit, vivendo l’una un’attenzione educativa e l’altra un inserimento lavorativo di persone svantaggiate del territorio di Fuscaldo, hanno accolto la richiesta di un gruppo di giovani di una parrocchia della diocesi di Bergamo di poter condividere parte delle loro vacanze con i giovani di Scarcelli impegnati nella ricerca di cittadinanza attiva e di un posto di lavoro ‘costruito” nella legalità e giustizia» Il Centro di Aggregazione Giovanile “MOSAICO”, la Cooperativa Sociale “IL SEGNO”, un servizio di ascolto per le famiglie in difficoltà, in collaborazione con la Fondazione Banco Alimentare, un Green Hub: una piccola e variegata realtà che si configura quindi come un semenzaio di speranza, un incubatore di idee e prassi per il cambiamento del territorio; una realtà che mette in relazione il volontariato e l’agricoltura biologica. «I “green camp”, ha spiegato suor Tiziana, hanno una durata di una settimana. Le persone sono accolte al centro di aggregazione giovanile Mosaico dove vi è la possibilità di essere ospitati in autogestione. Le giornate sono strutturate in modo tale da poter condividere sia il lavoro nei campi e laboratorio di trasformazione della cooperativa che momenti di formazione/incontro con dei testimoni significativi del nostro territorio calabrese». Tra giugno e settembre scorsi, si sono censiti oltre 165 passaggi tra giovani, famiglie, comunità psichiatriche, minori stranieri, gruppi scout e gruppi di azione cattolica che hanno condiviso spazi e relazioni con le altre famiglie, convivenza libera, disponibilità a mettersi in gioco, accoglienza, familiarità con luoghi e persone creando legami forti decidendo di vivere una vacanza decisamente diversa da quella che solitamente è nell’immaginario collettivo. «Insomma, dice suor Masnada, sono tante le persone che chiedono di venire, stare e condividere con noi il lavoro, il tempo libero, la cultura, la Fede». Le due organizzazioni ‘no profit’ che lavorano sul territorio fuscaldese stanno costruendo autentiche opportunità di sviluppo locale in una zona periferica ma ricca di potenzialità. “Go’el” ha realizzato il Centro di Aggregazione Giovanile nella struttura di una scuola in disuso; “Il Segno” ha avviato, invece, una piccola azienda agricola a filiera corta, nella quale si producono e si commercializzano ortaggi freschi e conservati, tutti certificati “Bio”. L’attività agricola è nata dal recupero di un terreno incolto di due ettari, di proprietà del Comune di Paola, e della stazione ferroviaria di Fuscaldo inattiva da circa 15 anni, concessa in uso dalle Ferrovie dello Stato. L’azione di volontariato abbracciata da suor Tiziana e dalle sue collaboratrici Giuliana Scofano, Giusy Brignoli, Elena e Giovanna Carnevale, «si radica, ha affermato la stessa suor Tiziana, nell’idea ben precisa che lo sviluppo non è solo di ordine economico, bensì – come precisa il Magistero della Chiesa – deve essere anche di ordine culturale, spirituale, morale e religioso […] è vocazione e processo di popolo ed è quindi da suscitare in ogni uomo ed in ogni comunità. Anche se permangono numerosi problemi legati alla resistenza che un percorso di questo genere può suscitare nelle Istituzioni e nella gente comune, noi rispondiamo con altrettanta resistenza». Il prossimo 26 ottobre, informano i responsabili, è in programma un workshop sulla filiera de fico, a consolidare ciò che afferma suor Tiziana:« “sviluppo” è giusto reddito, qualità dei servizi e garanzia dei diritti fondamentali».