Editoriali
Vaccino anti covid-19: veloci, sì… ma come delle tartarughe!
Dovremmo “esultare” poichè non essendo stati in grado di utilizzare i vaccini a disposizione, in caso di ritardo nelle future consegne riusciremmo a somministrare la seconda dose a chi ha già ricevuto la prima.
La scorsa settimana, sempre sulle pagine del nostro settimanale, lanciavamo una provocazione circa la possibilità di adottare il deprecabile “metodo alla calabrese” (il tristemente famoso “tramite amicizie”) per velocizzare la somministrazione dei vaccini, nella quale risultavamo essere gli ultimi in Italia. Oggi, a distanza di sette giorni, siamo siamo ancora in coda alla classifica con 20.553 dosi inoculate sulle 48.640 consegnate; ovvero il 42,3 % del totale (fonte Ministero della Salute).Al dato, incontestabile dal punto di vista numerico, si affianca nuovamente una triste considerazione suscitata, questa volta, non dalla infelice posizione in classifica (a quella ahinoi siamo purtroppo abituati), ma da un commento ascoltato su uno dei tg regionali. Secondo la “tesi” del servizio andato in onda (credo in modo volutamente sarcastico) si sottolineava come gli annunciati ritardi nelle consegne dei vaccini nelle prossime settimane avvantaggiassero le regioni tartarughe a discapito di quelle che finora avevano corso come lepri. In pratica chi ha programmato e fatto bene il proprio lavoro (quasi tutte le regioni italiane) potrebbe trovarsi svantaggiato rispetto a chi (la Calabria) finora ha corso nella melma. Cioè dovremmo “esultare” poichè non essendo stati in grado di utilizzare i vaccini a disposizione, in caso di ritardo nelle future consegne riusciremmo a somministrare la seconda dose a chi ha già ricevuto la prima. Se davvero dovessimo essere soddisfatti per questo “risultato”, saremmo davvero all’assurdo. Se necessario lo ripetiamo ancora una volta: diamoci una mossa!