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Veronica Bria e il suo nuovo singolo “Post-Umano”
Il nuovo singolo "Post-Umano" di Veronicaä assume la conformazione di un viaggio sensoriale, introspettivo e melodico, in grado di scegliere come tappe le suggestioni passate e presenti del vivere
Il nuovo singolo “Post-Umano” di Veronicaä, nome d’arte di Veronica Bria, assume la conformazione di un viaggio sensoriale, introspettivo e melodico, in grado di scegliere come tappe le suggestioni passate e presenti del vivere. Un inno all’empatia, alla vita e allo spirito grazie ad un testo pop etereo dal respiro internazionale, che si manifesta sotto forma di dichiarazione d’amore verso l’altro, l’ altro che si spinge in una direzione di essenza profonda: la cantante ha voluto dare spazio al vero significato dell’amore per la vita, per gli altri, un po’ quello che tutti sogniamo, soprattutto nei piccoli gesti di ogni giorno. Il brano si trova su tutte le piattaforme di streaming online e su Youtube, dove l’arrangiamento non è altro che il tessuto delle emozioni dell’artista, di chi fa musica e di chi vive per essa, proiettandosi in una dimensione astrale di versi e melodie.
Veronicaä, come definiresti il tuo secondo singolo “Post Umano” e com’è nata l’ispirazione per questa canzone?
Nel periodo in cui l’ho scritta ovunque mi voltassi mi sembrava di vedere solo disumanità. Dalla situazione americana, all’accoglienza a Silvia Romano, passando per lo sfruttamento della situazione di emergenza Covid-19. Volevo spostare l’attenzione sull’inutilità dei preconcetti e la necessità di empatizzare con l’Altro.
“Diamo la vita a ogni santo e forte eroe”, è una frase tratta dal brano in una composizione armonica del viaggio, chiamato vita. Cosa vuoi raccontare con la tua musica?
Vorrei che la mia musica desse vita agli ideali per cui nel mio piccolo combatto ogni giorno: uguaglianza, rispetto per l’altro e per il mondo che ci circonda. Attraverso l’Arte si comunica con immensa potenza ed emotività, arriva dove le sole parole non arrivano.
Come hai scelto le sonorità della canzone?
Mi piace tantissimo sperimentare con i suoni sintetici e con i campionamenti, traggo ispirazione per questo da artisti come Björk, FKA twig, Grimes, Aphex Twin. Volevo che il brano avesse un’aura sognante e un po’ meditativa.
Quale collaborazione artistica ricordi maggiormente ed attualmente chi ti segue nel tuo percorso professionale?
Ogni collaborazione è stata fondamentale perché mi ha lasciato qualcosa che mi ha fatto crescere. Post Umano e Viaggio Immobile, il mio primo singolo, sono stati prodotti da me. Per gli ultimi brani che ho scritto ho lavorato con Verdiana Zangaro, per il resto faccio tutto io, momentaneamente!
Hai qualche ringraziamento da fare e vuoi svelarci qualche tuo progetto in cantiere?
Quelli che non si ringraziano mai abbastanza sono i propri Maestri, che ci seguono sin da piccoli con pazienza e ci ispirano durante tutto il percorso di studio (e oltre)! Al momento sto lavorando a diversi singoli che usciranno tra non molto. Ognuno si incentrerà su una tematica in particolare e spero di arrivare al cuore di chi li ascolterà.
La musica rappresenta un binomio indissolubile, quello dello spazio e del tempo. Tu come lo spiegheresti ai tuoi fans secondo la tua esperienza?
La musica sembra intangibile, ma in realtà è un’esperienza molto fisica. Le onde sonore sono un po’ come l’aria che respiriamo, non le vediamo ma hanno effetto sulla materia che ci circonda. Mi piace vederla fantasticamente come una parte di qualcuno che fisicamente ci attraversa e diventa parte di noi per la durata di quel brano, lasciandoci sensazioni nuove e indescrivibili.