Villa Rendano. Gli uomini della Benemerita a difesa di una “fragile bellezza”

Il generale Riccardi presenta il libro “Detective dell’arte” scritto per il cinquantesimo anniversario di fondazione del comando dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale

«Non è nel ritrovamento della grande opera d’arte che ho provato intense emozioni, ma nel recupero del semplice manufatto, come quella volta in cui restituimmo un crocifisso ligneo trafugato da una chiesa. In quell’opera “umile”, riconsegnata alla sua legittima comunità, ho percepito che vi erano racchiuse tutte le preghiere e i voti di chi, con animo fiducioso, si era da sempre accostato ad essa per invocare grazia e consolazione», con queste parole ieri sera 20 luglio, il generale Roberto Riccardi, comandante dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC), ha conquistato i cuori e le menti dei partecipanti nel corso delle tanto attese serate culturali a Villa Rendano, garantendone così un’ouverture da “mille e una notte”.

Roberto Riccardi è stato accolto nella città dei Bruzi, in cui già in precedenza aveva prestato servizio, per presentare la  pubblicazione “Detective dell’arte”, ossia un viaggio straordinario tra i ritrovamenti di opere artistiche, con attenzione alle vite di chi lo ha assicurato: i Carabinieri del TPC. La pubblicazione del generale e scrittore Riccardi è stata data alle stampe per i tipi della Rizzoli in occasione del cinquantesimo anniversario della fondazione del Comando nel 3 maggio del 1969 e che, da allora sino ad oggi, ha restituito ai cittadini italiani novecentomila beni indebitamente trafugati.

A moderare la serata due donne note allo scenario culturale bruzio, Antonietta Cozza e Anna Cipparrone: «Si tratta del primo evento a Villa Rendano aperto al pubblico dopo il periodo di chiusura, nel pieno rispetto delle norme anti-COVID, benché il Museo abbia già ripreso le sue attività lo scorso 18 maggio – ha affermato Anna Cipparrone direttrice del Museo interattivo di Villa Rendano “Consentia Itinera“. L’iniziativa di questa sera da un lato chiude il ciclo di dialoghi sui Musei del XXI secolo, portato avanti in digitale durante il lockdown, dall’altro avvia “Le sere d’estate a Villa Rendano”: il prossimo 23 luglio, infatti, ci sarà un secondo evento serale importante, ossia una conversazione-concerto su Litz e Schubert di Ingrid Carbone».

La linea direttiva scelta da Villa Rendano è chiara: poche iniziative, per via dello stato attuale di emergenza sanitaria, ma di grande qualità: «L’evento di oggi è dedicato alla pubblicazione del generale Riccardi – continua Anna Cipparrone – e affronterà la tutela del patrimonio culturale, il ruolo dei cittadini nella salvaguardia dello stesso, la relazione tra i furti di beni culturali e mafie. L’iniziativa, naturalmente, si unisce all’unisono a tutte le manifestazioni messe in campo in questi mesi, dai musei e dagli istituti di cultura italiani, che nonostante la crisi determinata dalla chiusura, hanno reagito con prontezza traendo dall’esperienza un’importante dato: il digitale come risorsa per garantire la fruizione culturale nel modo più inclusivo possibile». E siamo certi che queste nuove possibilità esplorate in ambito digitale, contribuiranno alla divulgazione culturale in maniera incisiva.

Non possiamo chiudere il racconto dell’esperienza culturale condivisa a Villa Rendano senza menzionare il piccolo Stefano, di soli 8 anni, che ha desiderato partecipare ardentemente alla serata, essendosi appassionato alle tematiche affrontate dal generale Riccardi nel suo libro e che ci ha rivelato un piccolo sogno nascosto nel suo cuore: diventare, da grande, proprio un detective. E chissà, che il suo desiderio non si realizzi proprio a difesa di una “fragile bellezza”: l’immenso patrimonio culturale italiano.