Cultura
Vita ed opere del Santo Taumaturgo al teatro Rendano
L'attore di origini siciliane, Francesco Castiglione, nello spettacolo di Marco Simeoli e Francesco Perri, interpreta il ruolo di padre Paolo Rendace,di Paterno Calabro, che diventa minimo al seguito di Francesco di Paola
Mancano pochi giorni al debutto e nella Città di Cosenza in questi giorni non si parla che di “Francesco de Paula. L’Opera”, di Marco Simeoli (regista) e Francesco Perri (compositore e sceneggiatore) che andrà in scena il 2 aprile alle 20.30. Si tratta di un omaggio inedito e straordinario, pensato in occasione del seicentesimo anno dalla nascita del Santo paolano, patrocinato dalla Provincia e dal Comune di Cosenza, dal Pontificio Consiglio della Cultura presieduto dal cardinale Gianfranco Ravasi, dal Segretariato di Massimiliano Solaini, dalla Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa, dall’Ordine dei Minimi e dalla Diocesi di Cosenza-Bisignano. Ad accogliere il suo debutto è il prestigioso palcoscenico del Teatro cittadino “Alfonso Rendano”. A parlarci di questo evento, unico nel suo genere, è Francesco Castiglione, un giovane attore siciliano che intepreta il ruolo di padre Paolo Rendace, sacerdote aristocratico, studioso, che diventa minimo al seguito di Francesco di Paola. “Sono felicissimo di vestire i panni di questo frate, e di far parte del meraviglioso cast, in quanto sono molto legato alla figura del Santo Taumaturgo. E’ un’esperienza pazzesca” afferma Castiglione. Il giovane attore è arrivato a Cosenza direttamente dal set della famosissima fiction televisiva “Don Matteo 10” dove interpreta il ruolo di un appuntato dei carabinieri. Un amore per il teatro sbocciato sin da bambino ma è grazie al suo professore di religione che intreprende questo percorso all’età di 15 anni, quando il docente lo sprona a seguire un corso di teatro con la nota attrice Lucia Sardo. Successivamente da Catania si trasferisce a Roma per iscriversi in Accademia, ma nel frattempo è costretto a trovarsi un lavoro per sostenere gli studi e le spese “sono partito da solo e all’avventura, non è stato facile”. Francesco si è messo in gioco e dopo anni di gavetta e sacrifici passati in diversi locali a fare il cameriere, o dietro una scrivania di un call center, o ancora a fare l’investigatore privato, oggi il trentatreenne sta raccogliendo i frutti di quello che ha seminato negli anni passati. “Adesso mi godo il momento – afferma. Credo che senza far nulla non si arriva mai da nessuna parte, si raggiunge una meta solo attraverso delle tappe, non sempre semplici, e oggi son ben felice di godermela. Poi domani chissà…”. Francesco Castiglione nel corso della sua carriera si è cimentato anche nella produzione di cortometraggi, inserendosi nel giro dei film indipendenti per “tastare anche il mondo del cinema, naturalmente diverso ed affascinante a suo modo, rispetto al teatro che non ho mai abbandonato” precisa l’attore siciliano. Francesco del resto conosce bene il palcoscenico del Rendano di Cosenza “ormai sono un calabrese anch’io di adozione”. Nel 2012, nel teatro comunale realizza il set di alcune riprese del film “Schumann Therapy”, dove impersona il noto musicista tedesco e poi, di nuovo lo scorso 17 dicembre, per lo spettacolo “Libertà tra musica e parole”, sulle due guerre mondiali e sul fenomeno dell’emigrazione. “Un tema a me molto caro che ho vissuto sulla mia pelle”. Francesco, in realtà, è nato in Germania, e all’età di dieci anni è tornato con la sua famiglia in Sicilia. A proposito dell’Opera Francesco de Paula dice “questo testo teatrale copre una parte significativa della vita di San Francesco: dalla costituzione dell’Ordine fino alla partenza per la Francia. Un arco di tempo di cinquant’anni che si sviluppa sempre in Calabria”. L’opera tanto attesa è unica proprio perchè “cerca di far confluire diverse esperienze: ballo, canto, prosa, multimedialità; e cerca tra l’altro di offrire un prodotto che possa essere ad ampio spettro e per tutti”. Le scenografie sono in led wall, spesso in movimento. “Questo meccanismo – spiega l’attore – richiede ore ed ore di prove, proprio perchè sul palcoscenico siamo in sessanta e dobbiamo muoverci seguendo i movimenti delle proiezioni”. Le prove iniziate il 16 marzo scorso proseguono tutti i giorni ininterrottamente”; dalle 8 ore siamo passati alle 12 ore giornaliere. Ora ci fermeremo solo tre giorni per le festività pasquali – aggiunge – e ritorneremo il 30 marzo fino alla mattina del 2 aprile quando ci saranno le prove generali alla presenza delle scolaresche”. Rivolgendo un pensiero ai nostri lettori Francesco Castiglione invita tutti a prendere parte all’evento perchè “quest’opera incentrata su San Francesco di Paola, figura molto cara ai calabresi, è un’occasione per vedere qualcosa di diverso, non solo tenori e soprani ma anche cantanti di musica leggera, attori e ballerini, per raccontare una storia di vita e di fede meravigliosa”. “Cercheremo di portare questo spettacolo anche a Roma, – prosegue – ma le prossime date sicure sono il 14 e il 15 aprile prossimi nella città di Paola”. Capo squadra del team di attori, cantanti è ballerini un uomo di teatro: Enzo Garinei, tra i padri della commedia musicale italiana, che interpreta l’anziano San Francesco. A vestire i panni del santo da giovane è invece Federico Veltri, voce nota del panorama musicale nazionale. Completano il cast: Caterina Misasi, Lalo Cibelli, Annalisa Sprovieri, Daniele Derogatis, Vito Equino, Andrea Solano, Francesca Lazzaro, Mirko Iaquinta, Davide Carpino, Alessandro Castriota Scanderbeg, Lucia Amodio, Chiara Ricca, Federico Viapiana, Alessandro Stancato. La scenografia è stata affidata a Giampiero Olivito, le coreografie a Giuseppe Ferraro, l’organizzazione e la promozione a Giada Falcone, trucco e acconciature Marinella Giorni, aiuto regia Simone Senatore, direzione del coro Giuseppe Ferraro.Allora non ci resta che goderci lo spettacolo!Debora Ruffolo