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Fra pochi minuti al San Vito arriva l'Alessandria in un match decisivo per le sorti del campionato del Cosenza. 

Ennesimo pareggio in campionato, ma così non si va da nessuna parte e la retrocessione rimane una possibilità molto concreta. 

Se l'anno scorso pensavamo di aver toccato il fondo con una retrocessione indecorosa, quest'anno stiamo facendo ancora peggio. Ancora una volta l'appello a Roberto Occhiuzzi: un passo indietro per non bruciarti. 

Nulla di nuovo di quanto sta accadendo sorprende a chi segue il Cosenza calcio. Per l’ennesima stagione consecutiva (la quarta), il Cosenza si ritrova nella parte bassa della classifica, ansimante, alle prese con gli stessi problemi, con la stessa realtà contornata dalle medesime condizioni che ne riproducono ogni anno lo stesso melodramma.

Per il bene di questo Cosenza, dopo l'incredibile ritorno in panchina del tecnico della retrocessione. 

Se il Cosenza si chiude a riccio in difesa, sicuramente non porterà a casa nessun match. Sfruttare le potenzialità offensive per fare paura a tutti in quello che sembra il più difficile dei quattro campionati cadetti disputati dai rossoblù. 

Le difficoltà non mancheranno, ma intanto ci godiamo uno stadio in festa e voglioso di calcio, dove i volti corrucciati di pochi mesi fa stanno lasciando spazio ai sorrisi e alla soddisfazione.

La parola magica è "spendere", in sostanza tirar fuori i quattrini per prendere calciatori migliori di quelli che c'erano nella balorda scorsa stagione e che ci sono adesso.

Bocche cucite da oltre un mese da parte del contestatissimo patròn rossoblù. Cosenza fermo al palo e con un valore che diminuisce ogni giorno di più, le nubi sono dense e nere.