Caritas italiana: “Accordo Ue-Turchia su rimpatri può avere effetti drammatici”
La nota dell'organismo ecclesiale che elenca forti perplessità e diversi punti discutibili.
“Il controverso accordo tra l’Unione europea e la Turchia sul rimpatrio dei migranti potrebbe produrre dei risultati drammatici per i profughi che rischiano di essere bloccati per lungo tempo nei campi turchi dove probabilmente nessuno potrà garantire sulla qualità dell’accoglienza e della protezione”: così si pronuncia Caritas italiana in una lunga nota che elenca “forti perplessità” e diversi punti “discutibili”. “Finora le testimonianze che ci sono giunte in questi cinque anni di guerra sia direttamente dai profughi che dagli operatori impegnati nell’assistenza parlano di violenze sistematiche e reiterate violazioni dei diritti umani fondamentali”, denuncia Caritas. “Decidere di rispedire queste persone dalla Grecia verso la Turchia – afferma – non può che suscitare una semplice domanda: perché un Paese come la Turchia che non può entrare nell’Ue, in quanto non in grado di rispettare i diritti fondamentali propri di una democrazia moderna, dovrebbe, invece, essere in grado di rispettare i diritti dei profughi rinviati nei suoi campi dalla Grecia?”. O forse, constata amaramente Caritas italiana, “la priorità della politica è solo di liberare il territorio dell’Unione europea da una presenza ingombrante, a tutti i costi”. “Fin quando la Turchia non verrà riconosciuta come Paese terzo sicuro – sottolinea -, il rimpatrio sarebbe in contrasto con le norme internazionali che impediscono di effettuare un respingimento verso un Paese che non garantisca degli standard minimi di protezione e accoglienza”.
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