Editoriali

In Terra Santa il "giorno dei morti" non è solo ricordato il 2 novembre. Ogni giorno, infatti, i bollettini di guerra ci informano sui numeri dei morti e sui numeri di chi soffre a causa della guerra.

Due storie dal peso specifico diverso, trattandosi nel primo caso di una tragedia inenarrabile in seno alla realtà che più di tutte dovrebbe tutelare i suoi membri, e cioè la famiglia, e nel secondo caso di un gioioso evento sportivo, ma che viste insieme ci permettono non di meno di fare una riflessione su come noi possiamo vivere il disagio, su come decidiamo di rispondere a ciò che nella vita ci resiste, ci ostacola, ci fa soffrire

Viviamo in una società dove la velocità dell’informazione ha sopraffatto la riflessione, e dove la connessione digitale spesso sostituisce l’incontro reale con l’altro. In un tale contesto, il rischio è quello di relegare la dimensione umana più autentica – quella che vive di relazioni, di ascolto profondo e di empatia – a margine della nostra esperienza quotidiana. La letteratura, invece, come suggerito da Papa Francesco, offre una via di fuga da questa trappola della superficialità e ci riconduce all’essenza della nostra umanità

 Una nuova flagellazione per “poveri cristi” per i quali la via crucis non è ancora finita. Guardando quella scena non possiamo non chiederci dov’era l’uomo a Ventimiglia? Perché Cristo sappiamo che era con loro a farsi flagellare ancora!

Pochi giorni fa è uscita la notizia che il governatore della Lousiana, Jeff Landry, ha firmato una legge per cui in ogni aula scolastica, di ogni ordine e grado, andrà esposto un cartello che rechi stampati in modo ben visibile e chiaro i Dieci Comandamenti, da lui definiti “i documenti fondativi del nostro governo statale e nazionale”.

Sta qui la radice di tutte queste morti innocenti: nella scelta del male anziché del bene. E' la stessa radice del fratello che alza la mano contro il fratello. Perché in fondo di questo si tratta. Si tratta - a partire da questo sfondo - di una società incapace di generare il senso del limite, vinto dal tutto e subito dei nostri strumenti iper evoluti; di una società che non ammette sconfitte e battezza le rinunce come un dovere superato. 

Il ruolo dei genitori nella formazione cristiana per i cantieri di Nazaret. Una scelta dal sapore sinodale

C'é un problema serio di ludopatia e di ludopatia non curata. Una piaga sociale dalle gravi conseguenze per tutti. Qui il fattore tecnico c'entra davvero poco, perché è in gioco il disagio dei giovani...

Il suo indiscutibile magistero, i suoi studi e le sue ricerche resteranno come pietra miliare lungo il cammino della Chiesa e se Dio vorrà potrà, a pieno titolo, essere indicato come Dottore della Chiesa.

Foto: ©: GENNARI/SICILIANI

L'incontro tra Putin e il segretario generale dell'Onu Guterres. Nulla di fatto e ora niente più gas per Polonia e Bulgaria

Un giorno santo dal quale tutti possiamo imparare qualcosa. Papa Francesco ci ha mostrato la strada proprio in tv

Madri custodi di vita, madri sempre e per sempre e in questo ugualiin ogni parte del mondo.

Buste di coriandoli a terra, bombolette esauste lasciate in giro e statue imbrattate. È davvero necessario insudiciare il corso principale della città per riassaporare la normalità?

Putin ordina l'attacco all'Ucraina. Ormai si abbandona la via diplomatica. Pace più lontana

CEI - Si apre a Firenze l'incontro dei sindaci e dei Vescovi (Mediterraneo 2)

Una guerra che sembra lontana, ma è così vicina. Ma abbiamo bisogno di pace

Quella di Lauro è la manifestazione parafrasata di un atto religioso (che poi sia sacramento, è un discorso successivo) in un contesto diverso da quello canonico, ovvero fuori dal contesto e dall'ambiente di riferimento, e oltre ogni rimando al reale significato che, per il credente, ha l'atto "battesimo".

Il Cardinale Mario Grech: "Ripeto sempre a me stesso che per essere un pastore sinodale devo: ascoltare sinodalmente; parlare sinodalmente; agire sinodalmente. I tre verbi insieme tratteggiano il volto di un pastore sinodale".

La Caritas nazionale ci avverte che senza Reddito di Cittadinanza oggi la povertà dilagherebbe. Eppure, va ricordato che il Reddito di Cittadinanza non è efficace secondo il suo compito originario, che non era quello di essere un sussidio assistenzialista, ma di reinserire i disoccupati nel mondo del lavoro