Governo: mons. Galantino al Sir, “a pagare il prezzo più alto è il popolo”. “Vicinanza e preghiera” per Mattarella
Vicinanza di Galantino al Presidente della Repubblica. La presidenza nazionale dell'azione cattolica esprime stima e gratitudine per il presidente Sergio Mattarella, stigmatizzando i toni degli attacchi di cui è fatto oggetto da più parti.
“Ognuno cerca di motivare le proprie ragioni, ma alla fine si rischia che a pagare il prezzo più alto sia quel popolo in nome del quale tanti parlano”. Lo dice al Sir mons. Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, all’indomani dell’apertura della crisi politica e istituzionale con la rinuncia presentata da Giuseppe Conte al Capo dello Stato. Galantino ricorda che “i momenti di tensione non si superano intensificando la stessa, ma individuando percorsi che non possono essere al di fuori della Carta costituzionale”. Confermando la “vicinanza” al presidente Mattarella, che “accompagno con la preghiera”, il segretario generale conclude: “Tutti pagano da queste situazioni, i poveri ancora di più perché hanno meno tutele. Ma a perderci siamo tutti, come immagine dell’Italia perché all’esterno mostriamo una incapacità a guardare nella stessa direzione. Penso ci sia bisogno di un sussulto di dignità da parte di tutti, di attenzione e si voglia di incontro in nome del bene comune”.
“La Presidenza nazionale dell’Azione Cattolica Italiana, in questo passaggio così difficile per la vita del nostro Paese, esprime stima e gratitudine per il presidente Sergio Mattarella, stigmatizzando i toni degli attacchi di cui è fatto oggetto da più parti”. È quanto si legge in una nota diffusa questa mattina dall’Azione Cattolica Italiana. “Al di là delle legittime differenze di opinione circa le scelte politiche da cui dipende il bene dell’Italia – prosegue – dovrebbe essere evidente per tutti che il presidente Mattarella ha sempre dimostrato, e ha ulteriormente confermato in questi ottanta e più giorni che ci separano dalle elezioni di marzo, un altissimo senso delle istituzioni e un fermo rispetto della volontà popolare”. “In questo frangente, la Presidenza nazionale dell’Azione Cattolica Italiana si rivolge a tutte le forze politiche perché ritrovino misura nel modo di condurre il confronto politico e sappiano esercitare un ancora maggiore senso di responsabilità istituzionale, per il bene del Paese”. “Come abbiamo già fatto nei mesi scorsi, chiediamo inoltre a tutti gli italiani, a partire da noi stessi, di compiere ogni sforzo possibile per affrontare questa difficile fase storica con un forte senso del bene comune e del rispetto reciproco, perseguendo la ricerca non pregiudiziale di ciò che rappresenta l’autentico interesse dell’Italia e promuovendo un reale confronto con le opinioni di ciascuno. Perché la politica torni a essere costruzione di un futuro comune”.
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