Angelus, papa Francesco: il malato è la carne di Cristo
"Curare un ammalato, accoglierlo, servirlo, è servire Cristo". Il pensiero di Francesco alle vittime della tratta.
"Incoraggio quanti sono impegnati ad aiutare uomini, donne e bambini schiavizzati, sfruttati, abusati come strumenti di lavoro o di piacere e spesso torturati e mutilati". Lo ha detto questa mattina dopo l'Angelus Domini domenicale papa Francesco, ricordando la giornata di preghiera per le vittime della tratta. "Auspico che quanti hanno responsabilità di governo si adoperino con decisione a rimuovere le cause di questa vergognosa piaga vergognosa, una piaga indegna di una società civile". Prima della preghiera mariana, il Papa aveva commentato il brano evangelico della quinta domenica del tempo ordinario, che presenta Gesù che guarisce molte infermità e scaccia molti demoni. "Venuto sulla terra per annunciare e realizzare la salvezza di tutto l’uomo e di tutti gli uomini, Gesù mostra una particolare predilezione per coloro che sono feriti nel corpo e nello spirito: i poveri, i peccatori, gli indemoniati, i malati, gli emarginati. Egli così si rivela medico sia delle anime sia dei corpi, buon Samaritano dell’uomo. E’ il vero Salvatore: Gesù salva, Gesù cura, Gesù guarisce". Francesco ha ricordato che "curare un ammalato, accoglierlo, servirlo, è servire Cristo", perché "il malato è la carne di Cristo".
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