Francesco: per Aids prevenzione non basta
L'utilizzo del profilattico non è l'unico mezzo, non può bastare. Le parole di Francesco in aereo di ritorno dal viaggio in Africa
“La prevenzione è fondamentale”, ma “il profilattico non è l’unico mezzo per fermare l’epidemia”. Lo ha detto il Papa, che nel volo di ritorno dall’Africa ha risposto anche ad una domanda sulla diffusione dell’Aids. Riguardo al consentire l’uso del profilattico al fine di prevenire ulteriori contagi, Francesco ha risposto: “È uno dei metodi, e la morale della Chiesa si trova in questo punto davanti a una perplessità. È il quinto o è il sesto comandamento? Difendere la vita o che il rapporto sessuale sia aperto alla vita?”. Ma per Francesco “il problema è più grande”: “La malnutrizione, lo sfruttamento delle persone, il lavoro schiavo, la mancanza di acqua potabile: quelli sono i problemi. Non parliamo se si può usare tale cerotto o tale altro per una piccola ferita. La grande ferita è l’ingiustizia sociale, l’ingiustizia dell’ambiente, l’ingiustizia che ho detto, dello sfruttamento e la malnutrizione”. “A me non piace scendere a riflessioni così casistiche, quando la gente muore per mancanza di acqua e di fame, di habitat”, ha proseguito Francesco: “Quando tutti saranno guariti o quando non ci saranno queste malattie tragiche che causa l’uomo, sia per ingiustizia sociale, sia per guadagnare più soldi: pensi al traffico delle armi. Perché si continuano a fabbricare armi e trafficare le armi? Le guerre sono il motivo di mortalità più grande. Io direi di non pensare se è lecito o non è lecito guarire il sabato; io dirò all’umanità: fate giustizia, e quando tutti saranno guariti, quando non ci sarà ingiustizia in questo mondo, possiamo parlare del sabato”.
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