Francesco rincuora i giovani messicani: "voi siete il futuro della Chiesa"
Centomila ragazzi nell'incontro con i ragazzi del Messico. Ancora un invito a non cadere nelle mani del narcotraffico. "Mai lasciare da parte la famiglia".
Non è vero che l’unico modo di vivere, di essere giovani è lasciare la vita nelle mani del narcotraffico o di tutti quelli che la sola cosa che stanno facendo è seminare distruzione e morte”. Anche nel discorso rivolto ai giovani, nello stadio Josè Maria Morelos Y Pavon di Morelia, il Papa ha citato la piaga del narcotraffico, come fa da quando ha messo piede in Messico. “Non è vero che l’unico modo di vivere per i giovani qui sia nella povertà e nell’emarginazione; emarginazione dalle opportunità, emarginazione dagli spazi, emarginazione da formazione ed educazione, emarginazione dalla speranza”, ha assicurato Francesco: “È Gesù Cristo che smentisce tutti i tentativi di rendervi inutili, o meri mercenari di ambizioni altrui”. “Voi siete la ricchezza del Messico, voi siete la ricchezza della Chiesa”, ha ripetuto il Papa. “Capisco che molte volte diventa difficile sentirsi la ricchezza quando ci troviamo esposti continuamente alla perdita di amici e di familiari nelle mani del narcotraffico, delle droghe, di organizzazioni criminali che seminano il terrore”, ha ammesso Francesco, che ha messo in guardia dall'essere "merce": “È difficile sentirsi la ricchezza di una nazione quando non si hanno opportunità di lavoro dignitoso, possibilità di studio e di preparazione, quando non si vedono riconosciuti i diritti e questo finisce per spingere a situazioni limite. È difficile sentirsi la ricchezza di un luogo quando, per il fatto che sono giovani, li si utilizza per scopi meschini seducendoli con promesse che alla fine non sono reali, sono bolle di sapone”. “Eppure, malgrado tutto questo, non mi stanco di ripeterlo: voi siete la ricchezza del Messico”, le parole di Francesco: è grazie a Gesù “che ogni volta possiamo ricominciare da capo”.
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