Il 5 novembre beati i 38 martiri albanesi
La celebrazione solenne avverrà a Scutari. Furono uccisi tra il 1945 e il 1974 dal regime comunista.
Saranno beatificati il prossimo 5 novembre, a Shkodër (Scutari), i 38 martiri albanesi uccisi tra il 1945 e il 1974 dal regime comunista. Ne dà notizia oggi monsignor Angelo Massafra, arcivescovo di Shkodër-Pult e presidente della Conferenza episcopale albanese (Cea). In una nota, a nome di mons. Massafra, il responsabile della comunicazione della Cea, don Gjergji Meta, ricorda che la beatificazione giunge “dopo un tempo relativamente lungo”: è stato fatto “un lavoro voluminoso”, sempre finalizzato “alla chiusura del processo canonico del riconoscimento del martirio e all’approvazione ufficiale della testimonianza di sacrificio per la fede e la patria di monsignor Vinçenc Prennushi e 37 compagni martiri”. Il processo diocesano, ricorda Meta, “iniziato il 10 novembre 2002 e conclusosi l’8 dicembre 2010, è stato analizzato dagli esperti della Congregazione per le cause dei santi e, con il decreto di Papa Francesco del 26 aprile 2016, è stato deciso che i martiri albanesi possono essere proclamati beati”. Il rito di beatificazione si svolgerà nella piazza della cattedrale di santo Stefano, a Shkodër, e sarà presieduto dal cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione per le cause dei santi. “Adesso – sottolinea mons. Massafra – tocca a noi innalzare i nostri martiri e prepararci a onorarli con la nostra gaudiosa celebrazione spirituale. Come arcivescovo, che ha portato avanti il processo dei martiri, con l’equipe del Tribunale ecclesiastico che ringrazio, come vescovo del luogo dove sarà celebrato il rito della beatificazione e a nome della Conferenza episcopale, vi invito e vi stimolo a celebrare degnamente questo momento storico per la Chiesa e la nazione”.
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