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"La famiglia vive perché fa squadra"

Briefeng in sala stampa vaticana con il cardinale Baselios Thottunkal.

Parole chiave: sinodo famiglie (1), sinodo (53)
"La famiglia vive perché fa squadra"

“Mi chiedo sempre in che modo può sopravvivere la famiglia. Mi rendo conto che riusciamo a sopravvivere non perché siamo solo un’entità sociale ma perché la famiglia è un’entità, una forza spirituale che tiene giorno dopo giorno, che fa squadra”. Lo ha detto oggi il cardinale Baselios Thottunkal, arcivescovo maggiore di Trivandrum dei siromalankaresi e presidente della Conferenza episcopale dell’India, intervenuto in Sala stampa vaticana al briefing quotidiano del Sinodo ordinario sulla famiglia, in corso dopo la sesta Congregazione generale di questa mattina. Accanto a lui lo spagnolo padre Javier Alvarez-Ossorio, superiore generale della Congregazione dei Sacri cuori. “L’India - ha spiegato il card. Thottunkal - ha più di 160 circoscrizioni ecclesiastiche. Il Sinodo per noi è un modo di ascoltare, condividere e portare a casa qualcosa di positivo per contribuire a risolvere le problematiche della famiglia. Anche il momento di ascoltare le situazioni e la bellezza delle Chiese locali. Nella nostra cultura indiana la chiesa siromalankarese ha in grande patrimonio”. Oggi “occorre riconoscere il ruolo dei genitori e dei nonni, i nonni a volte vengono considerati inutili. Nella nostra Chiesa - ha concluso - la famiglia produce frutti che devono essere condivisi con la Chiesa universale. L’India si nutre della famiglia: da noi bambini e anziani non vengono considerati un peso, ma il seme e il frutto della famiglia”.

“Molti degli interventi ascoltati richiedono soluzioni concrete di accompagnamento in situazioni fortemente condizionate dalla cultura locale. Per questo, oltre a decisioni universali si dovrebbero permettere soluzioni locali a livello di Conferenze episcopali o addirittura diocesi”. Lo ha detto padre Javier Alvarez-Ossorio, superiore generale della Congregazione dei Sacri cuori. “Sarebbe bene - ha aggiunto - che frutto del Sinodo non sia solo il documento finale, ma la messa in moto di una dinamica di Chiesa con la possibilità di assumere decisioni a livello locale”. “Questa mattina - ha proseguito - abbiamo avuto la bellissima testimonianza di una coppia, lei cattolica e lui indù: lui si è fatto battezzare ed ora tutti e due sono cristiani”. “Alcuni casi riferiti dai padri africani - ha aggiunto padre Federico Lombardi, direttore della Sala stampa vaticana - riguardano le difficoltà di donne con marito poligamo. L’impegno pastorale è come essere vicini a queste donne in situazioni di grande solitudine”. Il portavoce vaticano ha tuttavia fatto notare che molte coppie di religione differente sono “luogo di autentico rispetto e dialogo interreligioso”.

Fonte: Sir
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