Manicardi è il nuovo priore di Bose. Enzo Bianchi si è dimesso
Il comunicato integrale di Bianchi. Ecco chi è il suo successore.
Fr. Luciano Manicardi è il nuovo priore del Monastero di Bose. Ne dà notizia oggi fr. Enzo Bianchi, fondatore di Bose, al termine del consiglio generale annuale. “Oggi – riferisce Bianchi -., nella festa dei santi abati di Cîteaux, i fratelli e le sorelle professi della comunità, riuniti per il consiglio generale annuale, hanno proceduto – alla presenza del garante esterno p. Michel Van Parys osb, già abate di Chevetogne – all’elezione del nuovo priore secondo quanto previsto dallo Statuto approvato dal vescovo di Biella Gabriele Mana. Ho la grande gioia di annunciarvi che è stato eletto fr. Luciano Manicardi. La comunità, in grande pace, ringrazia il Signore per la sua fedeltà e chiede a tutti voi di partecipare alla nostra gioia e alla nostra preghiera”.
Pubblichiamo il testo integrale del comunicato con cui fr. Enzo Bianchi, priore del Monastero di Bose, dà notizia delle proprie dimissioni.
“Traduntur cervi…”
Epifania del Signore, 6 gennaio 2017
Si dice che i cervi … quando camminano nella loro mandria … appoggiano ciascuno il capo su quello di un altro. Solo uno, quello che precede, tiene alto senza sostegno il suo capo e non lo posa su quello di un altro. Ma quando chi porta il peso (qui pondus capitis in primatu portabat) è affaticato, lascia il primo posto e un altro gli succede.
Questo commento di Agostino al salmo 41 (42) è sempre stato da me meditato, e con queste parole iniziavo la lettera di dimissioni previste nel 2014, alla fine della visita fraterna iniziata a gennaio e terminata a maggio e dopo la revisione economica affidata a una competenza esterna alla comunità. I visitatori fraterni mi hanno chiesto di restare ancora, anche per portare a compimento lo Statuto della comunità, e così ho continuato a presiedere, ma avvertendo più volte i miei fratelli e le mie sorelle che erano gli ultimi mesi del mio servizio e assentandomi sovente, affinché potessero imparare a continuare a vivere senza la mia guida.
Nella storia di ogni nuova comunità monastica il passaggio di guida dal fondatore alla generazione seguente è un segno positivo di crescita e di maturità. Scrive l’Apostolo: “Io ho piantato, Apollo ha irrigato, ma era Dio che faceva crescere” (1Cor 3,6). La vita continua, la fondazione è stata feconda e di questo ringraziamo il Signore, attendendo il suo giudizio alla fine della storia.
Così è venuto il tempo delle dimissioni annunciate nel capitolo dopo i vespri del 26 dicembre scorso, vigilia della festa di Giovanni apostolo, per il prossimo 25 gennaio, Rivelazione di Gesù Cristo a Paolo apostolo. Così il 26 mattina, dopo la preghiera di epiclesi dello Spirito santo, inizieranno le votazioni per il nuovo priore secondo le norme dello Statuto.
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