Messaggio del Papa al Meeting di Rimini
Il pontefice invita ad andare incontro a tutti proponendo la bellezza dell'incontro con Dio.
Il dramma di oggi consiste nel pericolo incombente della negazione dell’identità e della dignità della persona umana. Una preoccupante colonizzazione ideologica riduce la percezione dei bisogni autentici del cuore per offrire risposte limitate che non considerano l’ampiezza della ricerca di amore, verità, bellezza, giustizia che è in ciascuno. Tutti siamo figli di questo tempo e subiamo l’influsso di una mentalità che offre nuovi valori e opportunità, ma può anche condizionare, limitare e guastare il cuore con proposte alienanti che spengono la sete di Dio”. Lo scrive il segretario di Stato vaticano, cardinale Pietro Parolin, nel messaggio inviato a nome di papa Francesco al Meeting per l’amicizia fra i popoli che si aprirà domani a Rimini, invitando ad “andare incontro a tutti sostenuti dal desiderio di proporre con forza, bellezza e semplicità la buona notizia dell’amore di Dio”. “Di che è mancanza questa mancanza, cuore, che a un tratto ne sei pieno?” è il tema di questa 36ª edizione. “Con il tema di quest’anno - continua il messaggio del Papa - il Meeting può cooperare a un compito essenziale della Chiesa, cioè ‘non consentire che qualcuno si accontenti di poco, ma che possa dire pienamente: Non vivo più io, ma Cristo vive in me’”. “Qui - conclude il segretario di Stato - sta il contributo che la fede cristiana offre a tutti e che il Meeting può testimoniare innanzitutto con la vita delle persone che lo realizzano”.
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