Papa Francesco: "la paternità di Dio per mezzo dello Spirito"
Messa di Pentecoste in Vaticano presieduta dal Santo Padre.
"Tutta l’opera della salvezza è un’opera di rigenerazione, nella quale la paternità di Dio, mediante il dono del Figlio e dello Spirito, ci libera dall’orfanezza in cui siamo caduti”. Lo ha detto questa mattina papa Francesco nella basilica vaticana, celebrando la Messa nella solennità di Pentecoste. “La missione di Gesù, culminata nel dono dello Spirito Santo, aveva questo scopo essenziale: riallacciare la nostra relazione con il Padre, rovinata dal peccato, toglierci dalla condizione di orfani e restituirci a quella di figli.” Con queste parole Papa Francesco aveva introdotto la sua omelia. Papa Francesco nel suo messaggio ha voluto richiamare alcuni “segni di questa nostra condizione di orfani”, a partire da quella “solitudine interiore che sentiamo anche in mezzo alla folla e che a volte può diventare tristezza esistenziale; quella presunta autonomia da Dio, che si accompagna ad una certa nostalgia della sua vicinanza; quel diffuso analfabetismo spirituale per cui ci ritroviamo incapaci di pregare; quella difficoltà a sentire vera e reale la vita eterna, come pienezza di comunione che germoglia qui e sboccia oltre la morte; quella fatica a riconoscere l’altro come fratello, in quanto figlio dello stesso Padre”. Francesco ha invece evidenziato la "vocazione originaria" dell'essere figli, la "condizione per cui siamo fatti, il nostro più profondo dna. Dall’immenso dono d’amore che è la morte di Gesù sulla croce, è scaturita per tutta l’umanità, come un’immensa cascata di grazia, l’effusione dello Spirito Santo. Chi si immerge con fede in questo mistero di rigenerazione rinasce alla pienezza della vita filiale”.
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