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Papa Francesco, udienza: "uomo e donna al vertice della creazione"

Per il Papa il gender è una sorta di rassegnazione e frustrazione. Più spazio alle donne nella Chiesa e maggiore responsabilità per il creato al centro della catechesi tenuta in piazza San Pietro.

Parole chiave: papa francesco (323), udienza generale (29)
Papa Francesco, udienza: "uomo e donna al vertice della creazione"

"La catechesi di oggi è dedicata a un aspetto centrale del tema della famiglia: quello del grande dono che Dio ha fatto all’umanità con la creazione dell’uomo e della donna e con il sacramento del matrimonio. Questa catechesi e la prossima riguardano la differenza e la complementarità tra l’uomo e la donna, che stanno al vertice della creazione divina". Sono state queste le prime parole pronunciate da papa Francesco nel corso dell'Udienza generale di questa mattina in piazza San Pietro. Giornata di sole, tipicamente primaverile, nella Città Eterna. Il Papa ha tenuto la prima delle catechesi dedicate al matrimonio come sacramento, partendo dalla complementarietà tra uomo e donna.

Bergoglio ha dapprima commentato il brano di Genesi della Creazione, affermando "non solo l’uomo preso a sé è immagine di Dio, non solo la donna presa a sé è immagine di Dio, ma anche l’uomo e la donna, come coppia, sono immagine di Dio". E' l'antropologia teologica ad affermarlo, e papa Francesco ribadisce le conclusioni. La complementarietà tra uomo e donna, però, va oltre l'unione matrimoniale, e assume una valenza sociale. "L’esperienza ce lo insegna: per conoscersi bene e crescere armonicamente l’essere umano ha bisogno della reciprocità tra uomo e donna. Quando ciò non avviene, se ne vedono le conseguenze. Siamo fatti per ascoltarci e aiutarci a vicenda. Possiamo dire che senza l’arricchimento reciproco in questa relazione – nel pensiero e nell’azione, negli affetti e nel lavoro, anche nella fede – i due non possono nemmeno capire fino in fondo che cosa significa essere uomo e donna".

Da qui ai temi spinosi di attualità, alla tanto discussa teoria del gender, che negli ultimi anni è in cima all'agenda della Chiesa italiana. "La cultura moderna e contemporanea ha aperto nuovi spazi, nuove libertà e nuove profondità per l’arricchimento della comprensione di questa differenza. Ma ha introdotto anche molti dubbi e molto scetticismo" - ha detto il Papa. "Per esempio, io mi domando, se la cosiddetta teoria del gender non sia anche espressione di una frustrazione e di una rassegnazione, che mira a cancellare la differenza sessuale perché non sa più confrontarsi con essa" - ha proseguito Francesco, che poi ha chiosato: "sì, rischiamo di fare un passo indietro". Per il Papa, "la rimozione della differenza, infatti, è il problema, non la soluzione".

"Per risolvere i loro problemi di relazione" - la ricetta di Francesco - "l’uomo e la donna devono invece parlarsi di più, ascoltarsi di più, conoscersi di più, volersi bene di più. Devono trattarsi con rispetto e cooperare con amicizia. Con queste basi umane, sostenute dalla grazia di Dio, è possibile progettare l’unione matrimoniale e familiare per tutta la vita. Il legame matrimoniale e familiare è una cosa seria, lo è per tutti, non solo per i credenti". Oltre l'adesione al cristianesimo, dunque. "Vorrei esortare gli intellettuali a non disertare questo tema - l'invito del Papa - come se fosse diventato secondario per l’impegno a favore di una società più libera e più giusta".

Il passaggi successivo della catechesi papa Francesco l'ha dedicato alla donna. "E’ indubbio che dobbiamo fare molto di più in favore della donna, se vogliamo ridare più forza alla reciprocità fra uomini e donne" - ha detto con forza. "E’ necessario, infatti, che la donna non solo sia più ascoltata, ma che la sua voce abbia un peso reale, un’autorevolezza riconosciuta, nella società e nella Chiesa". Un passaggio che Francesco ha ripreso nel saluto ai pellegrini di lingua araba. "Dio creò l'uomo, maschio e femmina, a ‎sua ‎immagine, dando ad entrambi la stessa dignità e uguaglianza: ‎lavoriamo, nella ‎Chiesa e nella società, affinché tale uguaglianza ‎venga rispettata, rifiutando ogni ‎forma di‏ ‏sopruso o di ‎ingiustizia, in particolare contro le donne".

Alla Chiesa poi papa Francesco ha dato un invito e allo stesso tempo una responsabilità: riscoprire la bellezza del disegno creatore che inscrive l’immagine di Dio anche nell’alleanza tra l’uomo e la donna. La terra si riempie di armonia e di fiducia quando l’alleanza tra uomo e donna è vissuta nel bene".

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