"Quando passa Gesù c'é liberazione e c'é salvezza"
Udienza generale del Papa davanti a 25 mila discepoli. Ancora un passaggio sull'accoglienza dei migranti.
“Da mendicante a discepolo”: è questa la nostra strada, sulle orme del cieco di Gerico. Ad indicarla ai 25mila fedeli presenti oggi in piazza San Pietro è stato il Papa, che alla fine dell’udienza ha salutato, tra gli altri, una sessantina di ragazzi dell’Istituto penale di Airola, che come omaggio gli hanno offerto due pizze napoletane, una delle quali con la sua effige. La figura del cieco di Gerico, per Francesco, “rappresenta tante persone che, anche oggi, si trovano emarginate”, ai bordi della strada. “Tanta folla che passa, ma lui è lì solo”, ha esclamato il Papa a braccio, come ha fatto numerose altre volte durante la catechesi. “Quante volte noi, quando vediamo tanta gente nella strada, gente bisognosa, malata, che non ha da mangiare, sentiamo fastidio! Quante volte noi, quando ci troviamo davanti i tanti profughi e rifugiati, sentiamo fastidio!”. “È una tentazione” da cui nessuno può dirsi esente, nemmeno il Papa, perché “l’insofferenza e l’ostilità rendono ciechi e sordi” di fronte alle necessità del fratello. Quando passa Gesù, invece, “sempre c’è liberazione, sempre c’è salvezza”: come il cieco di Gerico, anche noi, quando “siamo stati in situazioni brutte, in situazioni di peccato”, abbiamo sperimentato la presenza di Gesù che ci ha preso per mano e ci ha tolto dai margini della strada.
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