"Quanti buoni samaritani oggi nelle missioni"
Papa Francesco ha ricevuto in udienza i membri della Congregazione per l’Evangelizzazione dei popoli.
“Quanti anonimi buoni samaritani lavorano ogni giorno nelle missioni!”. Ad esclamarlo è stato il Papa che, ricevendo oggi in udienza i membri della Congregazione per l’Evangelizzazione dei popoli, ha citato il suo recente viaggio in Africa, dove ha toccato con mano “il dinamismo spirituale e pastorale di tante giovani Chiese di quel Continente, come pure le gravi difficoltà in cui vive buona parte della popolazione”. “Ho potuto constatare che, laddove ci sono necessità, c’è quasi sempre una presenza della Chiesa pronta a curare le ferite dei più bisognosi, nei quali riconosce il corpo piagato e crocifisso del Signore Gesù”, la testimonianza di Francesco: “Quante opere di carità, di promozione umana!”.
“Non è la Chiesa che fa la missione, ma è la missione che fa la Chiesa” - ha detto il Papa: “La missione non è lo strumento, ma il punto di partenza e il fine”. “Evangelizzatrice per natura, la Chiesa inizia sempre evangelizzando sé stessa”, ha ricordato Francesco: “Discepola del Signore Gesù, si pone in ascolto della sua Parola, da cui trae le ragioni della speranza che non delude, perché fondata sulla grazia dello Spirito Santo. Solo così è capace di custodire freschezza e slancio apostolico”. “La missione – ha proseguito il Papa citando la Redemptoris Missio – non risponde in primo luogo ad iniziative umane; protagonista è lo Spirito Santo, suo è il progetto . E la Chiesa è serva della missione. Da tempo è in atto un riequilibrio tra la Chiesa e la missione”.
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