"Stella Maris accoglie tutti"
Natale Ioculano, direttore dell’Ufficio nazionale per l’apostolato del mare della Cei, spiega al Sir l’obiettivo dell’incontro dei volontari delle associazioni Stella maris che accolgono 48.972 marittimi.
“I volontari di Stella maris accolgono ogni uomo senza distinzione di origine, cultura o religione, ma per loro è necessaria la formazione perché incontrando i marittimi si imbattono in religioni e culture diverse, e in ciascuno di loro è presente la domanda religiosa e spirituale”. Così don Natale Ioculano, direttore dell’Ufficio nazionale per l’apostolato del mare della Cei, spiega al Sir l’obiettivo dell’incontro dei volontari delle associazioni Stella maris che accolgono 48.972 marittimi, su 5.200.000 che transitano nei porti italiani, promosso questa mattina a Roma. Tema dell’iniziativa, “Volontari: è bello esserci. Formazione al dialogo interreligioso, all’impegno gioioso”. “Nel 2011 l’Istat – spiega il sacerdote – ha stimato che in Italia c’erano più di 4 milioni e mezzo di volontari; il volontariato è indispensabile perché tutte le buone intenzioni hanno bisogno di braccia, mente e cuore. Le risorse economiche senza il volontariato servirebbero ben poco”. I volontari delle 24 Stella maris presenti nei 62 porti italiani accolgono i marittimi a terra (in genere le navi si fermano non più di 24 ore nei porti), e vanno a visitare sulle navi quelli che non possono sbarcare. “Si tratta di offrire loro – spiega don Ioculano – anzitutto sostegno umano. I volontari donano inoltre schede telefoniche per aiutarli a comunicare con le famiglie e una sorta di rassegna stampa di notizie nelle loro lingue”. Importante, conclude, “accoglierli nel loro bisogno religioso rispettandone identità e bisogni”.
Non sei abilitato all'invio del commento.
Effettua il Login per poter inviare un commento