I colori, le attese, le speranze della Gmg
Il responsabile nazionale della Pastorale Giovanile, don Michele Falabretti: il bagaglio di un pellegrino deve essere la volontà di far battere il cuore e tornare al Vangelo con autenticità
Sempre più giovani manifestano la volontà di farsi pellegrini il prossimo mese di luglio alla Giornata Mondiale della Gioventù di Cracovia, una Gmg molto speciale. Mezzo milione gli iscritti, ad oggi, di questi 70mila sono italiani. Una presenza forte, rispetto al resto d'Europa, che sicuramente crescerà ancora di più, dice don Michele Falabretti, responsabile del Servizio nazionale della Pastorale Giovanile.
Con don Falabretti ci siamo soffermati sul legame tra la Gmg e il Giubileo dei Giovani indetto da Papa Francesco, e sulle ultime novità che arrivano direttamente da Cracovia, cantiere aperto dove ormai i segnali che la Gmg si avvicina sono forti ed evidenti.
Giubileo e Misericordia camminano insieme. La Gmg sarà un’occasione in più per i giovani di farsi pellegrini verso la Misericordia del Padre?
Si, è un dono per tutti. Papa Francesco ha voluto che si aprisse questo tempo, un tempo di grazia che coincide con la Gmg. È successo solo una volta, nel 2000, che l’Anno Santo fosse lo scenario di fondo del movimento della Gmg, una cosa rara e diversa dalle altre Giornate della Gioventù.
Santa Faustina Kowalska, figlia della terra polacca, è la patrona della Gmg, insieme a San Giovanni Paolo II. Per i giovani che si faranno pellegrini in Polonia sarà un punto di riferimento?
Bisogna stare un po’ attenti a questo aspetto. Pur riconoscendo la forza della sua santità e spiritualità, che sono fuori discussione, non possiamo ridurre il tema della misericordia come esperienza religiosa. L’esperienza di Misericordia sta dentro la Bibbia, sta dentro tutta l’attesa dell’Antico Testamento, sta in tutta la descrizione di Dio.
Il tema della Misericordia è il cuore del Vangelo. Questo non lo dobbiamo dimenticare altrimenti rischiamo di fare un’operazione troppo riduttiva. Ridurre il tema della Misericordia a una esperienza religiosa di un secolo fa vuol dire dimenticare il cuore e l’essenza del cristianesimo. Il tempo della grazia e di misericordia è un’operazione che deve portarci al cuore dell’esperienza cristiana, che poi questo sia vissuto in un contesto dove c’è anche l’esperienza di suor Faustina è un sostegno in più.
Un sostegno inteso come testimonianza, come se ci venisse detto guardate che qualcuno è riuscito addirittura a improntare la vita su questo annuncio, ed è proprio all’annuncio che dobbiamo arrivare e soffermarci.
Ogni giovane che parteciperà farà un cammino di fede. Un buon pellegrino cosa deve metterre dentro lo zaino?
In questi giorni pensavo che abbiamo bisogno di metterci la nostra volontà di convertirci a Cristo. Il bagaglio di un pellegrino deve essere la volontà di far battere il cuore e tornare al Vangelo con autenticità. Il cammino della Gmg è vero se sono già i giovani a capire che una grazia ci cambia il cuore.
Al contrario se il nostro cuore non è attaccato al Signore rischiamo di commettere degli errori grossi.
Poche settimane fa si è svolto a Cracovia l’incontro internazionale dei Paesi partecipanti. Cosa è emerso?
È stato un incontro molto bello, c’erano i rappresentanti di 155 Paesi. Un appuntamento che ha fatto emergere i colori, le attese e le speranze, i problemi di tutto il mondo. Il clima creatosi ha fatto intravedere e capire tutte le attese che ci sono all’interno di un incontro mondiale. Inoltre, si è visto anche il lavoro che la Chiesa sta facendo per i giovani dei diversi Paesi. Tra le cose che preoccupano sempre tutti: dove si alloggia, cosa si mangia, come ci si sposterà, chi organizza, chi gestisce, chi coordina l’esperienza della Gmg. Questa è un po’ la preoccupazione che attraversa oggi Cracovia.
Le diocesi italiane stanno rispondendo bene?
Si, molto. Possiamo ancora raggiungere i 90mila giovani di Madrid. Abbiamo otto mesi.
Per i pellegrini italiani Casa Italia ci sarà?
Si, certo. Sarà vicino la Chiesa di San Bernardo da Siena dei Padri Bernardini. È un ambiente molto bello vicino il castello del Wawel, nel cuore di Cracovia, vicinissimo anche al luogo degli eventi che è il prato di Blonia. È un luogo aperto dove gli incaricati troveranno i servizi di cui hanno bisogno, dove i giovani potranno fare sosta. In questo giardino immenso ci sarà la wifi per poter comunicare con i propri cari, sarà davvero la Casa degli italiani, un luogo nel cuore di Cracovia dove i ragazzi potranno incrociarsi per qualunque necessità o anche per una sosta. Tra le novità una riguarda la Festa degli italiani che questa volta sarà prolungata. Tutti i giovani saranno invitati a varcare la Porta Santa del Santuario della Divina Misericordia (in foto). L’afflusso sarà enorme, perciò il varco sarà regolato. Noi italiani avremo il passaggio della Porta Santa il mercoledì 27 luglio dalla mattina al primo pomeriggio. Dopo il passaggio andremo a piedi dal Santuario della Divina Misericordia a Blonia, luogo centrale degli eventi, che ci viene offerto come spazio per celebrare la Santa Messa insieme a tutti i Vescovi italiani. Alla fine della celebrazione faremo la Festa degli italiani. Sarà una giornata intensa che ci vedrà spostarci e condividere insieme la devozione dell’Anno della Misericordia in modo speciale.
Come hanno risposto invece le diocesi con i gemellaggi?
Diverse le diocesi stanno costruendo dei legami con le chiese polacche. A Rio de Janeiro l’esperienza dei gemellaggi è andata forte.
Un invito ai giovani che ancora sono indecisi se partire o meno per Cracovia?
L’invito anzitutto è a riconoscere che questa come una possibilità. Prima ancora di essere Gmg è Giubileo dei giovani e il Papa li invita ad andare a Cracovia. E il Giubileo ha questo carattere universale. E poi è un’esperienza bella nel cuore dell’Europa da condividere insieme. Rivolgo un invito a tutte le diocesi ad aderire e a muoversi per un altro grande evento: il Giubileo dei Ragazzi voluto da papa Francesco. Si farà nel mese di aprile dal 22 al 25 a Roma. Un evento dedicato agli adolescenti tra i 13 e i 16 anni. È un’esperienza pensata e più accessibile rispetto a Cracovia. La sera di sabato 23, lo stadio Olimpico accoglierà i ragazzi per un momento di grande festa, dove si condividerà la gioia di essere giunti tutti a Roma in questa occasione così speciale. Domenica 24 aprile al mattino, il Santo Padre presiederà l’Eucarestia sul Sagrato di Piazza San Pietro, pregando con tutti i ragazzi arrivati a Roma. Sarà il momento celebrativo più importante: l’appuntamento di incontro fra i ragazzi e Papa Francesco. Tutte le indicazione su come iscriversi e partecipare gratuitamente si possono consultare sul sito www.gmg2016.it
Non sei abilitato all'invio del commento.
Effettua il Login per poter inviare un commento