Vescovi europei. Un pellegrinaggio alle fonti del cristianesimo
La plenaria del Consiglio delle Conferenze episcopali d'Europa si svolge in Terra Santa dall'11 al 16 settembre. Il viaggio sarà guidato dal presidente del Ccee, il cardinale ungherese Péter Erdő; per l'Italia sarà presente il cardinale Angelo Bagnasco, presidente Cei e vice presidente Ccee. Due i temi centrali dell'incontro: la figura di Gesù e la condivisione delle sfide della Chiesa in Europa. Agenda fittissima.
Un’assemblea “in trasferta” attende nei prossimi giorni i presidenti delle Conferenze episcopali europee. Infatti su invito del patriarca latino di Gerusalemme, Fouad Twal, si svolgerà dall’11 al 16 settembre in Terra Santa l’annuale assise plenaria del Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa (Ccee), cui partecipano i presidenti delle Conferenze episcopali di 45 Paesi del Vecchio Continente. Il pellegrinaggio toccherà diverse località e intende testimoniare la solidarietà delle Chiese d’Europa ai cristiani che vivono nella terra di Gesù e alle popolazioni di Israele e Palestina, divise da infinite tensioni e violenze. Il viaggio sarà guidato dal presidente del Ccee, il cardinale ungherese Péter Erdő; per l’Italia sarà presente il cardinale Angelo Bagnasco, presidente Cei e vice presidente Ccee.
Dove è nata la fede cristiana. “È la prima volta nella storia del Ccee che un’assemblea plenaria si svolge” in Israele e Palestina - segnala una nota del Ccee, organismo ecclesiale che ha sede a San Gallo, in Svizzera -, nella terra “dove è nato e si è sviluppato il cristianesimo”. L’eccezionalità dell’evento “è data anche dal fatto che è la prima volta nella storia recente del cristianesimo che un così grande numero di rappresentanti dell’episcopato europeo a un così alto livello s’incontrano lì nello stesso tempo”. Accogliendo l’invito di Twal, i presidenti delle conferenze episcopali svolgono al contempo un pellegrinaggio “alle radici stesse dell’Europa, della cultura europea”. Mons. Duarte da Cunha, segretario generale Ccee, afferma a riguardo: “L’incontro è di fatto un pellegrinaggio ai luoghi dove è nata la fede cristiana. Da questa terra, i discepoli di Gesù si sono mossi per tutto il mondo, portando la novità di Gesù. Anche in Europa è arrivato il Vangelo a partire da questa terra. Quando l’Europa va in Terra Santa, va quindi al luogo delle sue radici giudeo-cristiane”. Da Cunha aggiunge: “Da sempre quest’area del mondo è un incrocio di civiltà, pervasa da grande diversità culturale e alle volte di forti tensioni sociali che hanno unito in passato e continuano ancora oggi a legare intrinsecamente l’Europa al Medio Oriente”.
Gli argomenti principali. Due i temi centrali dell’incontro: la figura di Gesù e la condivisione delle sfide della Chiesa in Europa. “Al centro dei lavori, i vescovi si soffermeranno innanzitutto sulla persona di Gesù, vero Dio e vero uomo”. “Guardare al Gesù storico che ha vissuto in questa terra, è molto importante per rafforzare il rapporto con Gesù vivo oggi”, specifica mons. da Cunha. “Guardare alla realtà storica che è all’inizio della fede cristiana e conoscere la persona di Gesù all’interno del suo popolo, è fondamentale per capire quello che Egli ha detto e realizzato. Dio fatto uomo è venuto come membro di un popolo, quello d’Israele, che lega quasi geneticamente il popolo d’Israele a tutti i popoli cristiani della terra”. Ampio spazio sarà inoltre dedicato all’ascolto e alla condivisione delle “gioie e delle sfide” che pervadono oggi la Chiesa in Europa. A turno, i presidenti riferiranno sulla situazione della propria nazione. Sarà anche l’occasione per un confronto su alcune sfide comuni sul piano culturale, etico, sociale, legislativo. Certamente il nodo delle migrazioni sarà affrontato dalla plenaria.
Numerose tappe. Il programma della lunga trasferta prevede varie celebrazioni nei luoghi santi della Galilea come a Cafarnao, Magdala e la processione nella città di Mi’ilya in occasione della Festa dell’esaltazione della Croce. Assumerà particolare rilevanza la veglia di preghiera per la famiglia nella basilica dell’Annunciazione a Nazareth, sabato 12 settembre, guidata dal Prefetto della Congregazione per i vescovi, cardinale Marc Ouellet, preceduta da un incontro dei vescovi con le famiglie cattoliche della città.
A Betlemme e al Santo Sepolcro. “Non poteva mancare - segnala il Ccee - una visita alla città di Betlemme, dove, per i cristiani, Dio si è manifestato e ha abitato la storia dell’uomo. Lì, i partecipanti visiteranno in gruppo diverse opere di carità, istituzioni attraverso le quali la Chiesa cerca di farsi prossima ai più bisognosi”. Queste opere di carità “sono per la maggior parte gestite e frutto dell’intuizione delle numerose congregazioni religiose che operano in Terra Santa”. A Betlemme i presidenti incontreranno il custode di Terra Santa, padre Pierbattista Pizzaballa, i vescovi dell’Assemblea cattolica degli ordinari di Terra Santa e i rappresentanti delle altre confessioni cristiane. L’Assemblea plenaria si concluderà mercoledì 16 settembre con la celebrazione all’altare della Tomba vuota di Gesù nella basilica del santo Sepolcro. Sono previsti incontri con le autorità d’Israele e di Palestina.
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